Cronaca

Rotary, ospiti d'onore il pres. Parlamento Europeo Tajani e l'onorevole Salini

“Non siamo ai titoli di coda del ‘film’ Unione Europea. Insieme dobbiamo lavorare per una nuova sceneggiatura, per ideare e concretizzare un progetto di Unione che, facendo tesoro degli errori del passato, interpretando e rispondendo alle paure ed ai timori che portano ad alzare i muri, superando tecnicismi e burocrazie, mediazioni al ribasso, sappia far tornare nei cittadini la fiducia, la speranza, la convinzione della necessità di una versa Unione Europea”. Sono state accolte da un caloroso e convinto applauso da parte dei Soci le parole dell’onorevole Antonio Tajani, neo eletto presidente del Parlamento Europeo, che è intervenuto alla conviviale del Rotary Club Crema in collegamento telefonico da Strasburgo. Relatore della serata l’europarlamentare Massimiliano Salini, introdotto dal presidente Renato Crotti. “L’Europa è l’aria che respiriamo e non possiamo permetterci il lusso di farne a meno, pur se si tratta di aria non priva di residui negativi – ha esordito Salini – Oggi dobbiamo ripensare l’Unione Europea tenendo presente due piloni portanti: un ruolo chiaro, deciso, efficace in politica estera, che significa immigrazione, Medio Oriente, interventi militari, relazioni con Paesi come la Cina e gli Stati Uniti, e una gestione dell’aspetto economico agile, moderna, mirata, con obiettivi precisi, dovendoci confrontare con dazi, concorrenza sleale, false economie di mercato (Cina)”. Netta e chiara la valutazione negativa dell’approccio e della gestione da parte dell’UE del fenomeno migratorio, sia in termini di accoglienza “si è preferito dare sei miliardi di euro alla Turchia affinché tenesse i profughi sul suo territorio”, sia in termini di prevenzione degli sbarchi, non stringendo accordi con Libia, Tunisia ed altri Paesi del nord Africa. “A ciò si aggiunge” ha proseguito il parlamentare cremasco, “il disastro relativo alla questione della Siria e del Medio Oriente dove l’UE è mero spettatore. In questa Unione l’Italia può e deve giocare un ruolo guida, cardine, sia per i principi che ci ispirano, sia per le radici cristiane, sia per evitare che il futuro il volto dell’Europa sia unicamente il volto della Germania”.

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