Cronaca

Alice Citterio, cremasca bloccata a Cuba, Bordo scrive al Ministro Alfano

Alice Citterio, cittadina cremasca bloccata da circa un anno a Cuba con le figlie di 7 e 8 anni, ha scritto in modo dettagliato a Franco Bordo, Deputato cremasco di Sinistra Italiana, chiedendo un intervento diretto per risolvere una situazione sempre più inaccettabile: la signora si ritrova senza lavoro, senza denaro e senza assistenza. L’on. Bordo si è così rivolto immediatamente al Ministro degli Esteri, Angelino Alfano.

«Dal 2014, la sig.ra Citterio vive a Cuba con le sue bambine, Sofia e Beatrice Villaverde, figlie di Lixandrys Villaverde Luis, cittadino cubano residente in Italia e ottiene, lo stesso anno, le tarjetas de menores di entrambe le bimbe, che permettono l’accesso alla scuola e alla sanità pubblica», si legge nel testo della lettera. «In aprile del 2016, la sig.ra Citterio, rimasta sola con le sue due bimbe e ormai al limite delle disponibilità economiche, chiede alla polizia migratoria cubana di poter tornare in Italia. Le autorità cubane rispondono che lei può partire, ma le bambine non possono uscire da Cuba senza autorizzazione del padre (che ora risiede in Italia), nonostante le figlie siano nate in Italia e titolari di passaporto rilasciato dalla Repubblica Italiana. Tramite l’Ambasciata, la Questura di Cremona convoca diverse volte il sig. Villaverde presso il Commissariato di Crema che, soltanto il 5 dicembre 2016, sottoscrive una dichiarazione in cui dichiara che entro una settimana si sarebbe recato al Consolato cubano a Milano per firmare l’autorizzazione. Pare che in questi giorni Villaverde si sia recato presso il Consolato, ma ancora senza sottoscrivere alcuna autorizzazione».

«Inoltre, mi risulta che l’Ambasciata italiana avrebbe scritto al Ministero degli Esteri a Cuba per chiedere il rimpatrio delle tre cittadine italiane. Nonostante le nostre autorità locali e la nostra Ambasciata a Cuba si siano attivate, siamo ancora in una situazione di stallo, che vede tre cittadine italiane bloccate in quel Paese. Ciò non può essere oltremodo tollerato e accettato!», aggiunge il parlamentare. «Chiedo di attivare tutte le risorse e le strutture affinché questa vicenda, che vede tre cittadine italiane in grave difficoltà, desiderose di ritornare in Italia, di fatto trattenute in Paese straniero, sia risolta con urgenza», conclude Franco Bordo.

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