Spettacolo

'Perturbazione': da Sanremo all'Europa. E sabato al 'Paniere Il Circolo'

9 metri quadri sono la superficie minima abitabile di una stanza; ma è anche il titolo dell’ultimo tour dei “Perturbazione”, gruppo indie formatosi nel 1998, che domani (sabato 4 febbraio) suonerà al “Paniere”. Due anni fa hanno partecipato a Sanremo, tra i Big; hanno pubblicato 7 album e sono ormai considerati una delle band seminali di quella che viene definita “scena indie”. Questo tour per loro è un po’ un ritorno alle origini, che non hanno mai del tutto abbandonato, ossia quello dei club piccoli, dove il contatto col pubblico è forte, l’energia si trasmette subito.

Da Sanremo al palco “minimal” del tour 9MQ, come si mantiene la propria identità?

Attraverso le canzoni. ‘Le storie che ci raccontiamo’, per citare il titolo del nostro ultimo disco, sono quelle che stanno nelle piccole bugie che sono capaci di rivelare grandi verità. La differenza tra un grande romanziere e una chat tra amiche non sta nella genuinità delle affermazioni, ma nella capacità di rivelare attraverso piccoli dettagli qualcosa di profondamente universale. Un filtro, un distillato, un’essenza del quotidiano. Le buone canzoni inseguono la buona letteratura. Quando hai fortuna, e ne scrivi una buona, quella rimane nel tempo. Quella è la tua identità. A Sanremo come su un piccolo palco di provincia, che poi è dove abbiamo cominciato. Siamo le storie che ci raccontiamo.

Cosa devono aspettarsi i fans da questo tour?
Empatia. Calore. Con un po’ di fortuna, un tocco di poesia.
Gli arrangiamenti sono essenziali, elettrici, dritti al cuore delle canzoni, con un gusto estetico che ricorda molto pop rock inglese degli anni ottanta e novanta (Smiths, Cure, Blur, House of Love…)
Ci piace molto quando dal pubblico sentiamo cantare.


Il tour passa da grandi metropoli come Torino e Milano a città come Crema, riuscite a viverle o ad apprezzarne le differenze?
Eccome! Siamo cresciuti all’ombra della Mole, ma venendo da un buco di cittadina della cintura torinese, Rivoli. L’Italia, fatta eccezione per poche città, è una grande provincia. E abbiamo molta stima per chi ancora vuole abitarla, la provincia, sentirla e farla sua. Ogni piccola città è diversa dalle altre, e allo stesso tempo ci accomuna tutti la voglia di fuggire. Chi resta, chi afferma testardamente la propria identità provinciale, ecco.. lo stimiamo il doppio.

Prossimi progetti?
Alterniamo questi concerti a collaborazioni col mondo del teatro che stanno dando risultati eccellenti, vogliamo continuare su questo doppio binario. Sul nostro sito, perturbazione.com, si possono scoprire tutti i progetti che ci hanno visto collaborare coi mondi della narrazione, del cinema, del teatro e delle arti figurative.

E per chiudere un saluto ai nostri lettori…
Sono stato a Crema lo scorso ottobre, in occasione di una partita di calcio della Nazionale Cantanti, ho fatto un giro nel centro, stupendomi per la qualità dell’architettura e respirando l’aria che avete in questa zona, che non saprei definire se non come un punto di incontro tra la Brianza e l’Emilia: tenaci, molto lavoratori, ma anche con grandi piaceri rispetto al cibo e quell’aria già un po’ sorniona della nostra pianura padana. La città in quell’occasione si è dimostrata splendida, donandosi sugli spalti del campo sportivo. Ci rivediamo a ‘Il Paniere’, Crema!

AmBel

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