conferenza per invogliare la cicloescursione e scoprire due bellezze del territorio
Grazie alla collaborazione tra Fai e l’associazione “Ex alunni Racchietti”, venerdì 17 febbraio si terrà un serata, a cura di Valerio Ferrari, per scoprire l’affascinante cicloescursione al complesso idraulico della “Tomba morta” e dei “Tredici Ponti”.
Il nodo idraulico di Tomba Morta a Genivolta è un luogo di particolare fascino e interesse sotto diversi punti di vista: paesaggistico, naturalistico, idrografico, monumentale e tecnologico, unico nel suo genere nell’ambito della pianura lombarda. Qui si incrociano tre canali tra i maggiori della provincia di Cremona, il Naviglio Civico, il Naviglio grande Pallavicino e il Canale Vacchelli, oltre a numerose acque minori che, sottopassando la poco lontana ex SS. Cremona-Bergamo, danno vita ai famosi Tredici Ponti. Ma una visita a questa singolare opera di ingegneria idraulica di fine Ottocento, per essere pienamente compresa, necessita di un inquadramento storico-geografico di più vasto ambito, teso a illustrare sia le ragioni che dettarono la scelta del sito per la realizzazione dell’impresa, sia l’assetto idrografico e il dominio irriguo dei canali che qui si incontrano, al fine di definire lo scenario complessivo che determinò la decisione di realizzare qui quest’opera straordinaria.
La serata si svolgerà nella saletta Fra Agostino (museo civico), a partire dalle 21.
Seguirà nella prossima primavera, in data 14 maggio, l’escursione in bicicletta da Crema verso Tomba Morta, in collaborazione con l’Associazione “La Libellula” di Cumignano sul Naviglio, percorrendo la pista ciclabile costituita dall’alzaia del Canale Vacchelli e toccando il Castelletto Barbò: grande cascinale lambito dal Naviglio Civico di Cremona ? ora in via di progressivo e totale recupero edilizio da parte di un’associazione culturale ? fino a raggiungere la meta stabilita. La distanza del percorso di andata, che prevede il passaggio per Cumignano sul Naviglio, è di circa 18 chilometri, quella del ritorno, lungo l’alzaia del Vacchelli, di circa 15 chilometri.