Cronaca

Giornata Memoria, sindaco a studenti: 'Ricordare vuol dire prendere posizione'

Gremita la Sala Ostaggi del Comune per l'esibizione degli studenti dell'Istituto comprensivo Crema2, che hanno reso omaggio alle vittime dell'Olocausto. Posata la corona d'alloro ai piedi del monumento ai caduti in piazza Istria e Dalmazia.

Un’esibizione toccante quella dei ragazzi dell’istituto comprensivo Crema2, che questa mattina hanno suonato in Sala Ostaggi per celebrare la Giornata della Memoria. “E necessario ricordare gg memoria chitarrel’orrore della Shoah. Siamo qui per chiedere scusa agli oltre 6 milioni di uomini, donne e bambini sterminati nei campi nazisti”, ha detto il dirigente scolastico Pietro Bacecchi.

I ragazzi, guidati dagli insegnanti Roberto Quintarelli, Marco Somenzi, Luca Squatrito e Laura Garioni, hanno alternato musica, canto e poesia, per rendere omaggio a chi è morto sotto l’odio smisurato del nazismo, abbandonato come se non fosse uomo, marchiato come una bestia. E queste vittime sono morte, sono state abbandonate e marchiate, ma certamente non saranno mai dimenticate.

La giornata della memoria si celebra, in Italia, da 17 anni per commemorare le vittime dell’Olocausto e la si celebra il 27 gennaio, giorno nel quale, nel 1945, gli Alleati abbatterono i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia.

“Fa comodo collocare il nazismo lontano nella storia, come fosse qualcosa lontano da noi – ha detto il sindaco Stefania Bonaldi durante il proprio intervento – Raccontarlo come fosse una brutta storia ci agg memoria Stefaniaiuta a pensare che non ci appartenga, perché così crediamo di proteggerci, ma questa è una bugia. Ma Episodi analoghi al nazismo accadono ogni giorno. I segni di piccole e grandi violenze ci circondano, riempiono le pagine dei giornali – ha proseguito – ma spesso sono anche episodi che intrecciano le nostre esistenze; è proprio questo che non ci consente di vivere la Giornata della Memoria come se fosse un film di cui siamo solo spettatori. Non è così! Ricordare significa mettersi nella parte dei giocatori, scegliere un ruolo nel gioco, è troppo comodo stare in panchina e far giocare gli altri!  Ricordare significa osservare e prendere posizione, per allora e per oggi, e cogliere il possibile effetto di ogni azione e di ogni parola detta, sulle esistenze di chi ci è vicino e di chi ci è lontano – ha concluso il primo cittadino – Grazie, di cuore, per il vostro impegno di oggi e per quello che ancora farete per dare un senso alla Memoria”.

AmBel

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