Cronaca
Assedio del gelo a stalle e serre: mungiture in tilt e tubi ghiacciati
Mungiture in tilt e tubi ghiacciati, così il gelo assedia stalle e serre. Da una rilevazione della Coldiretti Lombardia sono sempre più numerosi i problemi alle aziende agricole causati dall’ondata di freddo che oggi in pianura ha fatto scendere il termometro 6 gradi sotto lo zero. Diversi i disagi riscontrati negli allevamenti: dai computer di mungitura in tilt agli abbeveratoi congelati, fino a un calo medio stimato di circa il 5% nella produzione di latte. Nelle serre i florovivaisti sono costretti ad aumentare il riscaldamento per riuscire a tenere una temperatura interna tra i 15 e i 17 gradi necessaria per salvare le piante dal gelo. “L’insalata gela anche al coperto – racconta Giordano Torchio, orticoltore di Casalmaggiore (Cremona) – Dubito che salveremo qualcosa”. In pericolo anche le piante da frutto che a causa delle temperature miti tra Natale e Capodanno avevano iniziato a scoprire le prime gemme.
“Il freddo così intenso – spiega Giannenrico Spoldi, suinicoltore di Trigolo (Cremona) – ghiaccia le tubature dell’acqua e, in qualche caso, anche i collegamenti che servono ad aprire le valvole per l’alimentazione dei suini. Ogni mattina dedichiamo varie ore per ripristinare la funzionalità delle condutture. A causa di queste temperature sono in aumento i costi per tenere al caldo i nostri animali. Tutto questo però è niente – conclude Spoldi – rispetto a quello che stanno vivendo i nostri colleghi del Centro e Sud Italia. Il pensiero va a loro, che stanno fronteggiando neve e gelo in condizioni drammatiche”.
A Cervignano d’Adda, tra Milano e Lodi, Gianenrico Grugni spiega: “In questi giorni sono costretto a rompere il ghiaccio negli abbeveratoi e a buttare acqua calda per far ripartire il flusso. Inoltre abbiamo aumentato la frequenza del monitoraggio quotidiano per verificare lo stato di salute delle nostre mucche”.
Intanto nelle regioni del Centro e del Sud più colpite dal maltempo – spiega la Coldiretti – tonnellate di latte sono state gettate per l’impossibilità di ritirarlo, ma con il gelo sono in tilt le consegne alimentari anche di altri alimenti deperibili come frutta e verdura a causa delle difficoltà di circolazione. Si contano già decine di milioni di euro di danni diretti per perdite sulle produzioni, ma anche per problemi alle strutture con il crollo delle serre sotto il peso della neve e l’aumento esponenziale dei costi per il riscaldamento.
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