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Ac Crema vs Brugherio Porrini: 'Caliamoci nella logica dei tre punti'

«La pausa è finita. Ora dobbiamo calarci nel clima del campionato e recuperare la logica ferrea dei tre punti». Parole lapidarie quelle di Sergio Porrini, mister dell’AC Crema 1908, regista di un percorso che ha portato la squadra nerobianca al primato nel girone di andata. Un risultato che ora deve essere riconfermato in un ritorno estremamente competitivo. A partire dalla prima sfida, difficilissima, contro il Brugherio che occupa la sesta posizione ma che si è rivelata una formazione molto ostica e che nutre grandi ambizioni.

Mister, inutile dire che c’è grande attesa. E con l’attesa, è comprensibile, sale la tensione…

«Per quanto mi riguarda ci sono abituato. So che cosa vuol dire lottare per raggiungere grandi obbiettivi. Ma la pressione psicologica può fare brutti scherzi. Soprattutto se hai l’obbligo, come è il nostro caso, di vincere. E’ obiettivamente un vantaggio per le nostre inseguitrici».

Ma il Crema è la capolista ed è la squadra da battere…

«Abbiamo chiuso il girone di andata in testa alla classifica. E’ stata dura e nessuno ci ha regalato nulla. Questa consapevolezza deve dare animo ai giocatori, rafforzarli, e spingerli a dare il massimo. Nello sport la tensione è all’ordine del giorno. Il consiglio che mi permetto di dare a tutti, me compreso, è di non dare nulla per scontato».

Che cosa intende dire?

«Arriveranno momenti molto duri. Ed è qui che il gruppo fa la differenza. Il singolo non basta. Anche se è un campione. Si vince e si perde insieme. E’ questo che serve davvero quando le cose non vanno come vorresti. Ma è questo che ti fa superare il momento di difficoltà. Sono soddisfatto dei ragazzi. Il gruppo, ora come ora, è maturo. I giocatori sono cresciuti all’unisono ed è aumentata l’unità della squadra. C’è coesione. Un fattore cruciale».

In settimana il primo allenamento. Sabato il triangolare con la Berretti dell’Inter e l’Offanenghese. Che cosa si aspetta?

«La prima seduta di allenamento è andata bene. Ho trovato il gruppo riposato. Come doveva essere dopo la pausa. Ma ho visto nei giocatori una grande voglia di ricominciare e di impegnarsi. Il segnale che volevo. Sabato c’è il triangolare. Sono consapevole del fatto che non avremo una grande condizione. Diciamo pure che, visto il lavoro della settimana, le gambe non saranno fresche. Mi aspetto un buon allenamento. Niente di più».

Primo match ufficiale domenica 15 gennaio contro il Brugherio. Com’è il morale?

«Ottimo. Sappiamo che bisognerà lottare fino alla fine. E’ l’atteggiamento giusto. Il gruppo ha raggiunto un buon equilibrio. Ci saranno, in ordine, Brugherio e Casatese. Due match importantissimi. Il Brugherio è una squadra di grande valore. La Casatese ci insegue ad un punto e vuole prendere il nostro posto. Dobbiamo essere concentrati e prepararci con molta attenzione».

All’andata col Brughiero è finita con un pareggio che ha amareggiato molto l’ambiente…

«E’ una squadra solida. Il match sarà complesso. Come tutti quelli che abbiamo disputato e che disputeremo. Abbiamo visto che gli avversari cambiano gioco quando giocano ci affrontano. Non è facile rientrare dopo una lunga sosta. Ma ormai ci siamo. Voglio tutti concentrati, attenti ai dettagli, duri, tenaci. Non c’è altro modo per vincere».

Al termine del girone di andata ha schierato Marrazzo e Zenga fin dal primo minuto. E’ ancora convinto dell’efficacia di questa soluzione? 

«Ho a disposizione un gruppo ampio di ottimi giocatori. Posso fare scelte diverse e cambiare modo di giocare a seconda delle situazioni. Tendo a non fossilizzarmi. E’ il mio approccio al calcio. Poca astrazione e rispetto dei fatti concreti. Premio il lavoro settimanale e seleziono gli interpreti che meglio rispondono alle prerogative richieste dal match».

Il girone di andata si è concluso secondo le sue aspettative e della società. Ora c’è il ritorno da affrontare. Quali sono le sue impressioni?

«Quando ho deciso di allenare il Crema non ho agito d’impulso. E’ stata una scelta ponderata. Sapevo quali erano gli obbiettivi della società. Nel Crema si è investito molto e si vuole investire ancora di più. E’ logico darsi obbiettivi importanti. Se allestisci una squadra competitiva è comprensibile puntare in alto. Sono contento della decisione che ho preso. Mi trovo molto bene. E’ un ambiente dove si vogliono fare le cose per bene. E questo, a mio avviso, è il solo metodo che funziona. Dobbiamo lavorare duramente, credere in noi stessi e fare squadra davanti alle criticità che ci saranno e che non devono trovarci impreparati».

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