Meningite, cresce la preoccupazione. Ablondi: 'Colpisce i soggetti sensibili'
Cresce la preoccupazione per la meningite, dopo i 2.000 casi verificatisi in tutta Italia nel 2016, dei quali molti solo nelle ultime settimane. Tra questi uno anche a Crema, la sera di Natale.
Un uomo di 43 anni si è presentato al pronto soccorso, mostrando tutti i sintomi che facevano sospettare la temibile infiammazione che, in soggetti particolarmente fragili, può portare anche alla morte.
Il paziente è stato sottoposto agli esami necessari per la verifica del batterio; nel frattempo i 6 operatori sanitari venuti in contatto con lui sono stati vaccinati. “Abbiamo eseguito il vaccino agli operatori in via precauzionale – ha spiegato Luigi Ablondi, direttore generale – E avvisato l’Ats per un’eventuale profilassi ai famigliari, ma dopo l’esito degli esami non si rende necessaria”
Infatti, il responso laboratoriale ha escluso la meningite derivante da meningococco; si tratterebbe dunque di una forma resistente l’unico vaccino praticabile. Il 43enne è stato trasferito a Cremona perché, come ha ricordato Ablondi “A Crema non abbiamo il reparto malattie infettive”.
“La meningite è in circolazione – ha proseguito il direttore dell’Asst di Crema – Esistono portatori sani, che non hanno sintomi, ma con i primi freddi, in particolari condizioni di aggregazione in ambienti chiusi, i soggetti più sensibili entrano in contatto con il batterio”.
L’ultimo caso questa mattina, a Firenze, dove un bimbo di 22 mesi è deceduto all’ospedale Meyer. Era arrivato al nosocomio in condizioni disperate e sembrerebbe non fosse stato vaccinato. Un sospetto caso anche a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, dove il corpo di un 18enne deceduto ieri, è in attesa dell’autopsia per verificare le cause della morte.
“Ci sono ceppi più o meno virulenti – ha continuato Ablondi – I peggiori sono quelli dove il batterio riesce a superare la barriera cerebrale, laddove il farmaco non riesce ad arrivare”.
I sintomi della meningite, negli adulti, si manifestano con un forte mal di testa, seguito dalla rigidità del collo e dalla febbre alta. In aggiunta si presenta un’improvvisa alterazione dello stato mentale. Altri segni di questa infezione sono l’intolleranza alla luce a ai rumori forti. Se nessuno di questi segni è presente è improbabile che si tratti di meningite.
I bambini non manifestano questi sintomi, ma si può sospettare l’infezione a causa del dolore alle gambe, mani e piedi freddi e un colore anomalo della cute.
Ambra Bellandi