Referendum, fronte del 'sì' Piloni: 'Voto politico. Per il Paese occasione mancata'
Dalla parte del ‘si’ ancora nessun comunicato ufficiale da parte del sindaco Stefania Bonaldi che, però posta un pensiero di Mario Calabresi (Repubblica, ndr), che auspica la razionalità politica. Nei commenti sotto il post, tra i tanti, il primo cittadino di Crema si dice in “attesa della proposta politica, perché dopo il no c’è anche un quindi”.
Matteo Piloni, segretario provinciale del Partito Democratico, ha invece espresso il proprio pensiero tramite comunicato stampa.
“L’alta affluenza dimostra come il voto al Referendum sia stato un chiaro voto politico. Un’affluenza al di sopra delle aspettative. Un fatto importante dal punto di vista della partecipazione alla vita democratica del Paese che dimostra come ci sia ancora voglia di politica. Per quanto riguarda i risultati, si tratta di una netta sconfitta del Sì e di Renzi che, con coerenza, ha rassegnato le dimissioni – esordisce il segretario – Per il Paese si tratta, dal mio punto di vista, di una grande occasione mancata. Il PD, solo contro tutti, ha ottenuto un risultato simile a quelle delle europee del 2014.
Il no, con il suo 60%, ha più vincitori che in queste ore stanno facendo a gara per intestarsi la vittoria: da Grillo alla Meloni, da Salvini a Di Maio, passando per pezzi della sinistra. A loro spetta la proposta di una nuova legge elettorale. Dal punto di vista territoriale, come da alcuni anni a questa parte, si conferma la differenza tra le città e i piccoli centri, dove ha nettamente prevalso il No.
Un dato ulteriore che deve aprire un serio ragionamento sia nel partito (anche sul piano organizzativo) che nella sua proposta politica. In provincia di Cremona si registra un risultato superiore rispetto a quello nazionale, con il SI al 43,34% (piazzandosi sesta in Lombardia). Ma si tratta di un risultato che coinvolge tutto il Nord Italia. Il SI a Crema ha ottenuto il risultato migliore con il 47,58%, e subito dopo Cremona con il 47,30%. Mentre Casalmaggiore rispecchia il dato nazionale. Ciò significa che, ancora una volta, nelle grandi città del nord la proposta del PD “tiene” nel confronto con gli altri partiti e il resto del Paese.
Ora si apre una fase delicata per il Paese. La proposta di riforma che è stata avanzata, e con lei l’intero percorso di riforme, subisce una netta battuta d’arresto. Un’occasione mancata per il Paese che, ora, deve affrontare un passaggio delicato.
Dicevano che l’indomani sarebbe sorto comunque il sole. Per ora c’è solo molta nebbia. In ultimo mi preme ringraziare chi in questi mesi si è speso e impegnato per il SI organizzando e partecipando alle iniziative, ai banchetti, nei mercati, nelle piazze, negli incontri, nei porta a porta.
Un ringraziamento particolare ai nostri eletti e agli amministratori che si sono impegnati mettendoci la faccia, ai segretari dei circoli e ai tanti iscritti e militanti. Un ringraziamento speciale va a chi, nel partito, ha gestito la macchina organizzativa a partire da Claudio Rebessi, Valentina Ferrari, Franco Mignotti, Bruno Fulco, Goffredo Iacchetti, Gianni Bruschi, Caterina Ruggeri, Enzo Benelli e Mauro Giroletti a cui va il mio, e il nostro, ringraziamento più sentito”.