Tragedia Chapecoense: Bodini, Pergolettese: 'Conoscevo molti di loro'
Il saldo definitivo è della tragedia area che ha coinvolto la squadra di calcio brasiliana Chapecoense è di 71 morti (tra cui 20 giornalisti, 8 dirigenti, 17 membri dello staff tecnico e 19 giocatori) e 6 sopravvissuti (2 membri dell’equipaggio, 3 giocatori e un giornalista).
Un evento che ha commosso e sconvolto tutto il mondo, anche quello che va oltre le mura degli stadi.
Carlos Bodini, brasiliano di Jaguariunà, da questa stagione nella Pergolettese e miglior realizzatore dei gialloblu con 8 reti, si sente, come tutti gli sportivi del mondo, particolarmente colpito dalla sciagura che ha colpito la formazione brasiliana del Chapecoense e ha voluto raccontare il suo dolore per il disastro aereo che ha distrutto 71 vite e un grande sogno.
“E’ stata una tragedia di cui non riesco a non pensarci in continuazione, perché nei miei ultimi 5 anni in Brasile, ho vissuto in prima persona questa vita fatta di continui spostamenti aerei ogni 3 giorni, lunghi viaggi per andare a giocare; è un film che continua a passare nella mia testa. Ho conosciuto molte persone che erano sull’aereo e mi sento profondamente triste. In questo momento sento solo il dovere di pregare perché Dio possa stare vicino alle famiglie e poterle consolare in qualche modo; è un momento veramente difficile.”
“Questa squadra ha rappresentato e conquistato il cuore delle persone con una storia bella, quasi una favola. Sono partiti dalla serie D, io l’ho vissuta da vicino per degli amici che giocavano lì, e ho vissuto tutto il loro cammino. Hanno vinto e rivinto fino ad arrivare in serie A e poi in finale nella Coppa Sudamericana, un po’ tutti i brasiliani facevano il tifo per questa squadra. Tutti i brasiliani in questo momento si sono fermati a riflettere pensando che ci sono nella vita delle cose più importanti del calcio, ma poi si ripartirà perché il calcio per i brasiliani scorre nel sangue, ma porteranno per sempre nella testa e nel cuore la storia del Chapecoense”.
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