Bebe a Romanzi in città: 'Vogliamo imparare a dire che la vita è una figata'
“I romanzi, come lo sport, sono una palestra di vita; ci insegnano a sognare, a imparare a dire, come Bebe, che la vita è una figata”.
Gli alunni del liceo Raccheti-Da Vinci sono elettrizzati dall’arrivo della campionessa paralimpica Bebe Vio a Crema. I ragazzi, che con le professoresse Barbara Pagliari e Alessandra Lorenzini portano avanti il progetto culturale “Romanzi in città”, hanno scelto la giovanissima atleta veneta per parlare, nell’anno di Crema città europea dello sport, dei valori che esso trasmette nella società di oggi.
“Omnia vincit amor – ha commentato il dirigente scolastico Celestino Cremonesi – l’amore per la vita, la passione, l’affermazione, l’intraprendenza e il coraggio. E Bebe ne è dimostrazione”.
La giovane schermitrice, medaglia d’oro a Rio 2016 e ai campionati mondiali 2016, sarà intervistata dalla giornalista Sabrina Grilli e racconterà la sua storia partendo dalle riflessioni e dalle osservazioni proposte dagli studenti, sotto forma di brevi videoclip.
Il progetto è nato in seguito alla lettura del libro di Bebe “Mi hanno regalato un sogno: La scherma, lo spritz e le Paralimpiadi”, edito da Rizzoli, che con freschezza e spontaneità racconta la storia di una ragazzina piena di vita, entusiasmo e determinazione. Nonostante la grave malattia che l’ha colpita (una forma acuta di meningite che ha causato l’amputazione degli arti) Bebe è tornata ad affrontare la vita con l’energia e il sorriso di sempre, proiettata verso un sogno divenuto realtà.
Oltre ad essere un’atleta eccezionale, da sempre appassionata di scherma e “malata d’agonismo”, Bebe è un’adolescente come i nostri ragazzi, che vive la spensierata allegria della sua età; la sua missione è far capire a tutti, con o senza disabilità, che “la vita è proprio una figata!”.
Come ha detto il sindaco Stefania Bonaldi, l’anno di Crema città europea dello sport sembra aver contagiato molte realtà, “innescando una serie di dinamiche virtuose, e l’arrivo di Bebe ne è la prova. Siamo felici ed orgogliosi di questa prestigiosa presenza che testimonia sul campo quanto lo Sport sia un veicolo di valori educativi ed esistenziali. Bebe con la sua vita e i suoi successi racconta molto più di tante parole e lezioni e noi la accoglieremo a braccia spalancate”.
Il progetto è finanziato dalla Fondazione Cariplo e i fondi raccolti saranno interamente devoluti ad art4sport, l’onlus fondata dalla famiglia Vio per supportare le famiglie di bambini protesizzati, considerando lo sport come terapia per il recupero fisico e psicologico dei bambini e dei ragazzi portatori di protesi di arto.
L’ingresso alla serata, che si terrà giovedì 1 dicembre al San Domenico, è riservato ai ragazzi del liceo che ha organizzato l’evento, alle associazioni che si occupano di sport e disabilità e ad alcuni ragazzi di altre scuole della città, medie e superiori. Ma per gli altri cremaschi ci sarà la possibilità di vedere in diretta l’eroina delle paralimpidi grazie allo streaming che i ragazzi del Racchetti-Da Vinci installeranno dal primo all’ultimo minuto della serata e che sarà visibile sui canali social de “Romanzi in città”.
I giornalisti che vorranno prendere parte alla serata dovranno accreditarsi all’indirizzo mail bpagliari@fastwebnet.it
Ambra Bellandi