Cronaca

Rotaract Terre Cremasche, una conviviale per trattare il tema della sicurezza

“La mia carriera nasce a Palermo nel 1988. Allora si contrastava la criminalità organizzata, un fenomeno che la gente comune stava a guardare e da cui non si sentiva toccata. Oggi, invece, il quadro è completamente diverso: sono molto aumentati i reati predatori, estemporanei, e per questo i cittadini avvertono la sicurezza come un problema che tocca tutti”. Ha esordito così il questore di Cremona, Gaetano Bonaccorso, intervenuto l’altra sera alla conviviale del Rotaract “Terre cremasche”.

Insieme a lui il colonnello Cesare Lenti, comandante provinciale dei Carabinieri, accolto come il collega dal presidente del club organizzatore Matteo Gorlani. “In questi anni – ha sottolineato il militare, sviluppando l’incipit del capo della polizia – abbiamo cercato di incrementare il contatto tra le nostre forze e il cittadino, soprattutto nei grandi centri urbani. Una di queste attività è il poliziotto di quartiere”.

Da qui, la doppia conversazione ha preso un ritmo serrato. Incalzati dalle domande di Rossano Salini, presente come moderatore, i due responsabili della sicurezza in Cremasco e Cremonese si sono confrontati a tutto campo: dall’immigrazione clandestina al sistema giudiziario troppo clemente con chi delinque, dai rapporti con la magistratura ai compiti della politica. Passando per la vera sfida del momento: la prevenzione.

Nel cuore della conversazione, Bonaccorso e Lenti hanno cercato di sfatare alcuni luoghi comuni. Per esempio, il fatto che gli immigrati delinquano maggiormente rispetto ai cittadini. “Piuttosto – ha sottolineato il Carabiniere – dovrebbero essere aiutati a integrarsi, per capire davvero quali sono i loro diritti e i loro doveri. Perchè tanto più restano isolati, quanto più saranno portati a delinquere”. Un’analisi che il questore ha mostrato di condividere: “Stragi come quelle di Nizza – ecco la sua valutazione al riguardo – testimoniano una cattiva gestione del fenomeno migratorio. Ma, qui, il compito è della politica”. Ad ascoltare i relatori una ventina di soci. Ma anche diverse autorità rotariane, di cui il Rotaract costituisce una sorta di vivaio. C’era il presidente del Rotary Club Crema Renato Crotti con il collega del Rotary Club Pandino Visconteo Tullio Caronna, insieme ai delegati del Rotary Club Cremasco San Marco. Su tutti i rotariani spiccava Ugo Nichetti: l’assistente del Governatore, e cioè il primo collaboratore di colui che coordina tutti i club di Lombardia sud orientale e Piacenza, riuniti nel distretto 2050. “Abbiamo affrontato un tema di grande attualità – è stata la chiusura di Gorlani – un’occasione per diventare cittadini più consapevoli e migliorare così la società”.

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