Cultura

Immigrazione: dagli sbarchi agli approdi. Lampedusa ponte tra i continenti

Da sinistra Francesco Maniero e il pubblico in sala Da Cemmo

Non più numeri, ma volti e storie. Non più sbarchi, ma approdi. Questo l’obiettivo che Francesco Maniero e l’associazione bolognese “Libertà era restare”, di cui è presidente, si sono prefissati: raccontare.

Raccontare di viaggi disumani, stivati come animali tra le esalazioni di benzina, senza cibo né acqua. Raccontare la speranza che muove dalla guerra o dalla fame, poco importa quale delle due. Raccontare la paura del mare, delle onde alte in mezzo al temporale; le grida di aiuto a quegli angeli chiamati “guardia costiera”. Raccontare le telefonate fatte a casa “Ciao mamma, sono vivo” e il dolore di aver perso un figlio, un fratello, un amico che ricorderà per sempre che “Io ce l’ho fatta, lui, no”.

E il racconto di Maniero si fa intenso grazie anche ai disegni dell’artista Francesco Piobbichi, che ha intitolato le sue opere “I disegni dalla frontiera”, nei quali il filo spinato la fa da padrone, il mare è scuro come la pelle di chi lo attraversa e contrasta con il cielo azzurro di Lampedusa.

“Siamo andati sull’isola per capire, per conoscere, vedere cosa accadeva. Nell’ottobre del 2015 – ha spiegato Maniero – abbiamo organizzato il primo campo di formazione. La mission è mostrare la realtà dell’isola, far sì che la gente incroci gli sguardi degli uomini, donne e bambini che approdano lì”.

In alcuni disegni è chiaro il contrasto tra il porto dove arrivano i barconi e la zona turistica dell’isola: “Come ha detto una mia amica, Lampedusa è una terra che ti fa scegliere da che parte stare”, ha proseguito Maniero.

La serata di ieri in sala Da Cemmo è iniziata con l’introduzione dell’assessore al Welfare Angela Maria Beretta, cui ha fatto seguito i filmato con le toccanti fotografie di Donata Ricci, tra gli organizzatori della serata e che ha fatto da ponte tra Crema e l’associazione bolognese.

Il pubblico ha avuto molti spunti su cui ponderare e le riflessioni sono necessarie, perché, come ha detto Maniero “Questa non è un emergenza. L’immigrazione è un fenomeno e durerà ancora molto tempo. E noi non possiamo fermarlo, possiamo però gestirlo”. Anche, e soprattutto, a detta del presidente di “Libertà era restare”, attraverso i corridoi umanitari “che costano molto meno dello schieramento di Forze armate o dello smistamento sul territorio”.

Al termine dell’intervento di Maniero sono intervenuti i rappresentanti delle principali associazioni che si occupano di migranti nel Cremasco, che hanno ricordato quanto l’accoglienza sia un’esperienza valorizzante non solo per chi arriva, ma anche per chi apre le porte ed entra in contatto con queste persone.

Ambra Bellandi

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