Cronaca

San Domenico, Forza Italia chiede azzeramento Cda: 'Sinistra pasticciona'

“Mai stata scritta dalle nostre parti una pagina Istituzionale di così basso profilo. Una responsabilità tutta ascrivibile ad una sinistra pasticciona”.

Ha le idee chiare Forza Italia riguardo la bufera che si è abbattuta sul Cda del San Domenico: “Il buon senso vorrebbe dimissionari tutti e tre i membri nominati dal Consiglio comunale in seno al Cda della Fondazione ed invece nulla di tutto questo avverrà. In punta di diritto per alcuni, la maggioranza nella fattispecie, le dimissioni di Fausto Lazzari ci sarebbero state e poco importa se ora le voglia ritirare. Fior fiore di parlamentari tradiscono il mandato elettorale per sostenere Renzi mentre al povero e disilluso Lazzari non è consentito alcun ripensamento. Quando si dice della democrazia a senso unico. Ma si sa, da quelle parti le cose funzionano così”.

Per gli Azzurri spiegano che “farebbe testo una e-mail di Lazzari inviata probabilmente al presidente Giuseppe Strada” che è stata ratificata “solo molto tempo dopo, quando però il mondo intero, Cda compreso, sapeva della sua volontà a ritirarle. Nessuno può far finta che nulla sia accaduto”.

“Se così fosse i privati avrebbero politicamente sconfinato dentro una penosa vicenda rispetto alla quale opportunità voleva che ne restassero lontani così che domani si troveranno a subire pure una nomina proposta da Sel, con Franco Bordo che evidentemente non si sarebbe stracciato le vesta contro Domenico Baronio, candidato dei Cinque Stelle, senza la certezza di una contropartita politica”.

Per Forza Italia questa è una mancanza di senso delle istituzioni, che la città sta subendo, suo malgrado. La colpa, sempre secondo FI, sarebbe da ricercare in una “Sinistra non più degna di governare la città. Tenteranno domani di porre rimedio a scelte originariamente profondamente sbagliate e dovute ad una carenza di equilibrio politico oramai latente ma non ci riusciranno. Tapperanno un buco ma non riusciranno ad arginare il danno di immagine e non solo arrecato alla Fondazione”.

Gli Azzurri ricordano che gli avvisi lanciati al centrosinistra su possibili inciampi riguardo le scelte per il Cda sono stati “respinti con la boria che contraddistingue quella parte politica, che rinuncia a confrontarsi con chi come noi ha forte il senso delle Istituzioni. Imporre un Presidente non condiviso, scegliersi tutti i membri da mandare in Cda, compreso quello spettante alla minoranza, affiancare a ‘uno’ come Strada ‘esperti di settore’ se non addirittura portatori di interessi ‘culturali e musicali’ non poteva che portare a scrivere una brutta pagina per l’autonomia della Fondazione. Così è stato e nulla sarà più come ieri”.

Resta l’amarezza, per Forza Italia , e la forte convinzione che l’unica via di soluzione sia l’azzeramento dell’attuale Cda: “Le imboscate non portano mai buoni frutti ed oggi qualunque soluzione che non siano le dimissioni di tutti i membri eletti dal Comune risulterebbe una scelta innaturale. Lazzari ha tutto il diritto di fare brutta figura e di ritirare le proprie dimissioni date via e-mail e non ci interessano di certo le quisquiglie giuridiche per sbrogliare una sinistra matassa che è tutta di ordine politico”.

Forza Italia conclude sottolineando che chi verrà eletto al posto di Lazzari sarà stato “politicamente avvertito dal parlamentare Bordo di andare ad approvare ad occhi chiusi il bilancio consuntivo. Senza se e senza ma. Che pena. Sarà un convitato di pietra per non dire un burattino. Un altro modo, anche peggiore, di infangare le Istituzioni. Al peggio non c’è mai fine, ma in questo caso le responsabilità hanno nome e cognome e si chiamano Bonaldi, Pd, Rifondazione comunista, Sel, liste civiche legate alla Bonaldi e Cinque Stelle. Il resto che viene avanti solo giochetti di basso profilo”.

ab

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