Cronaca

San Domenico, Sel: 'Rifondazione gioca sporco', e la Bonaldi scrive a Strada

“Quello di Fausto Lazzari è un comportamento difficile da decifrare”, ha esordito questa mattina il consigliere di Sel Emanuele Coti Zelati. Molto meno indecifrabile secondo il partito, che fa parte della maggioranza di Stefania Bonaldi, quello di Rifondazione comunista.

Franco Bordo, parlamentare di Sel, ha sottolineato “l’inciucio cui Rifonda ha preso parte, a fianco dei Cinque Stelle”, definendolo una “presa di posizione molto chiara rispetto alle prossime Amministrative: hanno deciso di slegarsi dalla Maggioranza”.

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La lettera di Lazzari che spiega le mancate dimissioni

Ma, come ha spiegato Coti Zelati, “stanno giocando sporco e hanno preso la palla al balzo con la ‘questione San Domenico’, attaccando frontalmente Sel”. Giuseppe Bettenzoli, segretario cittadino del Prc, ha infatti dichiarato che non sarà necessaria alcuna surroga, perché Lazzari resterà nel Cda, in quanto le dimissioni non erano state formalizzate e mai lo saranno. Secondo Bettenzoli, la proposta di Sel che vedeva Letizia Guerini Rocco in sostituzione del professor Lazzari, sarebbe stata solo un modo per approvare il consuntivo del presidente della Fondazione Giuseppe Strada.
Sel non ci sta, e contrattacca. “Sarà anche solo una nota di colore nel comportamento irrispettoso e poco trasparente di Rifondazione nei confronti delle Istituzioni, ma vorremmo far notare come la grafia della lettera che Lazzari ha protocollato sia evidentemente differente dalla grafia del suo stesso autografo”, hanno proseguito gli esponenti di Sel.

“Mi spiace che Lazzari si sia prestato a questo gioco politico – ha aggiunto Bordo – Quello che ora chiediamo è che l’Amministrazione chiarisca la ‘questione San Domenico’ e che spieghi quale sarà il percorso da tenere in vista della prossima tornata amministrativa”.

Nel frattempo Renato Stanghellini ha preso le distanze dal Prc cittadino, perché in disaccordo con l’altalenante comportamento di Lazzari e di alcuni dirigenti del partito. Questa mattina era a colloquio con il sindaco Bonaldi e si aspettano i prossimi movimenti.

Il presidente della Fondazione San Domenico prosegue la via del silenzio stampa mentre il primo cittadino gli ha comunicato che alla luce di quanto sta accadendo, “ritengo di dover approfondire nella competente sede consiliare, le condizioni di piena ed effettiva operatività del Consiglio di Amministrazione, assumendo, ove ciò si renda opportuno, i provvedimenti conseguenti e necessari”.

Ambra Bellandi

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