Cronaca

Giunta, riprendono gli incontri nei quartieri Bonaldi: 'Lavoro di rete'

L’Amministrazione comunale torna nei quartieri della città con “Farelegami” e un calendario di incontri per fare il punto sul lavoro messo in campo dai Servizi sociali in collaborazione con le numerose realtà attive in ogni zona.

Il sindaco Stefania Bonaldi e il vicesindaco Angela Beretta, con il consigliere delegato ai quartieri Matteo Gramignoli, faranno visita alle varie zone, guidati da responsabili e assistenti dei Servizi sociali. A loro si affiancheranno di volta in volta i vari assessori, a seconda delle rispettive competenze attivate nelle diverse realtà.

L’iniziativa nasce con la riorganizzazione dei servizi sociali effettuata nell’ultimo triennio, che prevede un vero e proprio cambio di prospettive: gli operatori sociali non sono più stati assegnati a specifici ambiti di competenza (minori, disabili, terza età, situazioni di marginalità ecc) ma a “zone sociali” della città, che raggruppano i quartieri su criteri di vicinanza territoriale e bisogni condivisi. Sulla nuova impostazione s’inserisce il progetto “Farelegami”, finanziato da Fondazione Cariplo, che ripensa l’assistenza e prossimità sociale a favore dei singoli e della collettività partendo proprio dagli attori già presenti sul territorio.

L’iniziativa è partita ieri pomeriggio nel quartiere Sabbioni, presso la sede dell’Housing sociale: oltre al sindaco e al suo vice, hanno partecipato il dirigente e la coordinatrice del servizio sociale, le assistenti sociali e l’educatrice affidate alla zona di competenza, frate Giuseppe Fornoni, parrocco dei Sabbioni, Monica Cremonesi (Associazione Adozioni d’amore Frati Cappuccini), Eleonora Piacentini (Centro Ascolto Sabbioni), Pietro Bacecchi (dirigente ist.comprensivo Crema 2), Monica Buscema (Associazione Amici della Piazza), Alberto Fusar Poli (housing sociale Casa Cerma+), Paola Freddi (La Casa di Ale), Angela Malpezzi (gruppo Caritas Sabbioni) e la psicologa Debora Vailati Canta, in tirocinio volontario presso il quartiere.

Famiglia, minori, adulti in difficoltà e abitanti di origine straniera sono i soggetti al centro dell’analisi effettuata durante l’incontro, che ha permesso di evidenziare le tante iniziative già intraprese; ne sono un esempio i laboratori di doposcuola e lo spazio compiti, il “civic center” attivato presso la scuola primaria. con corsi dedicati a bambini e adulti, l’attività di supporto a favore di soggetti fragili e tante piccole iniziative di mutuo sostegno.

“Abbiamo bisogno di chi vive nel territorio, e già è a contatto con le diverse realtà”, hanno dichiarato le assistenti sociali di zona, evidenziando l’inizio di un processo di collaborazione virtuoso, basato sulla restituzione di valore alla comunità: per la prima volta, associazioni e privati sono protagonisti del cambiamento, e chi ha ricevuto aiuto diventa a sua volta un attore sociale.

In serata si è svolto il secondo incontro dedicato ai quartieri di Crema Nuova e Mosi. All’oratorio di piazza Fulcheria si sono riuniti i principali attori attivi nella “zona 2”, tra cui Emilia Serina (catechista che si occupa di adolescenti), Elisa Pajero (assistente sociale del consultorio), Mario Riboli (coordinatore dei rapporti tra i commercianti della piazza), Chiara Riboli (insegnante danza), Claudia Adenti (Gruppo Arca), Andrea Aiolfi (lab maker del gruppo), senza dimenticare alcuni genitori attivi presso l’oratorio.

Tutti hanno evidenziato il buon rapporto di collaborazione tra servizi sociali e singole realtà. Tra i vari progetti condivisi si ricordano la distribuzione pacchi alimentari, l’attivazione del punto infermieristico per anziani, il doposcuola per ragazzi, l’attività di animazione e intrattenimento dei ragazzi disabili del gruppo Arca e le iniziative di animazione sostenute dai commercianti della Piazza Fulcheria. Le principali criticità sono di tipo economico: il quartiere conta la presenza di molte case popolari, e altrettante famiglie italiane e straniere in difficoltà.

“E’ stata l’occasione per fare il punto con gli amministratori e l’equipe sociale su quanto fatto e porre le basi per il futuro, a partire dalla creazione di nuove occasioni d’incontro per i ragazzi (laboratori di teatro e musica) e di ascolto per chi vive in situazioni di fragilità, con azioni mirate rivolte alle famiglie per al cura dei figli e agli anziani soli, più di cento nel quartiere.

“La prima tappa del Tour ‘sociale’, che continua nelle prossime settimane fino a Dicembre – spiega il sindaco Bonaldi – è stata positiva e riconferma l’efficacia del lavoro di rete alla base del progetto Farelegami, che permette di individuare le persone portatrici di bisogno valutando certo gli elementi di caduta, ma anche le potenzialità personali e del contesto in cui vivono, responsabilizzando i vari attori del territorio”.

“Questa progettualità risponde ad una precisa filosofia – conclude l’assessore Beretta – aiuta a ripensare l’assistenza progettando soluzioni con i diretti interessati, ma soprattutto, senza dimenticare i singoli casi, porta a spostare l’asse di intervento sul fronte della prevenzione”.

Gli incontri continueranno fino al mese di dicembre: il prossimo è previsto per giovedì 3 novembre presso il quartiere di Ombriano.

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