Cronaca

'Buona scuola': la Corte di Cassazione ha bocciato possibilità di referendum

Niente referendum per l’abolire la riforma “Buona scuola”.

I 4 referendum non si svolgeranno: la Corte di cassazione non ha ritenuto valide alcune delle 530mila firme raccolte nella primavera scorsa e quelle valide, poco meno di 500mila non sono bastate. Poche migliaia di firme in meno non consentono di giungere alla prova referendaria.

Retescuole ha svolto, insieme ad altri soggetti nell’ambito del Comitato Cremasco per i Referendum Sociali, un ruolo importante nella campagna referendaria svoltasi nel nostro territorio: “Nonostante il lavoro prodigato, la possibilità di appellarsi ai cittadini per chiedere l’annullamento di una legge che la stragrande maggioranza di chi lavora nella scuola ritiene dannosa è sfumata. L’assenza di una pur minima informazione attraverso i massmedia e lo scarso tempo a disposizione per la raccolta delle firme hanno rappresentato fattori condizionanti l’esito negato dell’iniziativa”.

“Come per tutte le cose, si poteva fare di più e meglio, ma non è il caso di abbattersi o di abbandonarsi a recriminazioni su quanto un maggiore sforzo di organizzazioni ben più forti e strutturate di noi avrebbe giovato alla causa comune”.

La mobilitazione che si è creata in opposizione alla “Buona scuola” e che si è espressa il 5 maggio del 2015 nel più grande sciopero dei lavoratori della scuola non è finita e Retescuole intende esserne parte. “L’impegno nel contrastare con critiche argomentate e sulla base dell’esperienza diretta di chi nella scuola lavora una riforma che riteniamo particolarmente deleteria e peggiorativa della scuola italiana continua”.

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