Politica

M5s: 'Dalla FsD chiedono qualcuno che non rompa le scatole'

“L’Amministrazione si sta muovendo verso una inaccettabile surroga del Consigliere dimissionario Fausto Lazzari. Ancora prima di capire cosa fosse successo nel CdA del San Domenico, si tentava goffamente di derubricare l’accaduto quasi a una disputa personale, a semplici scontri ‘politici’, nell’accezione più negativa del termine, con il sindaco Stefania Bonaldi che parlava di semplice surroga”.

Per il Movimento 5 Stelle cittadino è inaccettabile quanto sta accadendo all’interno della Fondazione San Domenico, specie se si pensa che una forza di maggioranza come Rifondazione si sia spinta addirittura a chiedere le dimissioni del presidente Giuseppe Strada. “Iniziano ad emergere domande interessanti circa il patrimonio della fondazione, i contratti dei direttori, ecc.”.

Dopo che due consiglieri su tre, eletti dal Consiglio comunale, non hanno approvato il Bilancio consuntivo della Fondazione, i 5 Stelle, e forse non solo loro, si aspettavano per lo meno una presa di posizione del presidente: “Il silenzio di strada è imbarazzante e assordante. Vengono mandati avanti gli altri consiglieri privati che, già il giorno successivo, non solo ipotizzano ‘eventuali sostituzioni’, ma si permettono anche di consigliare al Comune di Crema di nominare qualcuno con ‘conoscenza e rispetto dei meccanismi decisionali di un organo amministrativo'”.
L’impressione dei pentastellati è che i consiglieri di minoranza della Fondazione stiano “chiedendo di nominare qualcuno che non rompa le scatole”.

“Questa mancanza di rispetto è inaccettabile, soprattutto alla luce del fatto che i privati contribuiscono in maniera minimale al bilancio del San Domenico. Non si è mai visto che i soci di minoranza intimino a quello di maggioranza cosa fare, pertanto il M5S invita tali consiglieri a stare al loro posto; tuttavia, possono sempre aumentare le donazioni e avere maggiore voce in capitolo”.

Non è mancata anche una critica al Bilancio stesso: “Presentare il Bilancio come positivo perché ci sono 30.000 euro di attivo non ha alcun senso, perché, ovviamente, non si tiene conto dei contributi pubblici a fondo perduto. Forse, dovremmo dire che il San Domenico ha un ‘buco’ di circa 500.000 euro su un Bilancio di 900.000”.

La tensione sulla faccenda non accenna a diminuire e neppure calerà l’attenzione dei 5 Stelle:”Dopo aver chiesto conto direttamente a Strada, ci rivolgeremo ora alla Bonaldi, all’assessore alla Cultura Paola Vailati e, eventualmente, alle autorità competenti. Garantiamo a tutti i cittadini che continueremo a vigilare e denunciare con sempre maggior forza: è finito il tempo in cui maggioranza e finta opposizione nascondevano impunemente la polvere sotto il tappeto”.

ab

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