Anche una delegazione di cremaschi alla Marcia della Pace Perugia - Assisi
Sullo striscione che ha aperto la Marcia della Pace Perugia – Assisi di quest’anno c’era scritto “Vinci l’indifferenza”. E’ la sintesi perfetta della motivazione che ha spinto più di 100.000 persone a partecipare a questa iniziativa e la risposta migliore a quanti sicuramente pensano che manifestazioni come questa non servono “tanto non cambia niente”.
Tra questa moltitudine colorata, c’erano anche alcuni cremaschi che hanno voluto testimoniare con la loro presenza che anche Crema e il cremasco sono sensibili a questo tema. Moltissimi i ragazzi e i giovani presenti ai quali non sarà sicuramente sfuggito il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel suo saluto ai partecipanti, ha affermato che loro, i giovani, esprimono in modo particolare la speranza e il desiderio di vivere in un mondo dove non ci siano più guerre, violenze e limitazione dei diritti umani. La pace è questione che non interpella solo i vertici delle nazioni o ristrette classi dirigenti. I popoli, ed in particolare i giovani, sono quelli che subiscono maggiormente le conseguenze delle guerre. E’ quindi da loro che può e deve venire una nuova stagione di cooperazione, di sviluppo sostenibile, di rispetto reciproco.
La solita retorica di qualche buonista/pacifista illuso e fuori dalla realtà? Può darsi, forse però varrebbe la pena di riflettere sulle parole di don Ciotti che nel suo intervento esortava ad osare di più, e ad avere il coraggio di avere più coraggio.
Queste persone hanno gridato forte che camminare per 24 km per testimoniare che la guerra non costruisce niente ma distrugge tutto e che con essa si perde anche la nostra umanità, come dice Papa Francesco, è sicuramente meglio che stare davanti ad una tv o ad una play station. Un fiume umano pacifico ma che può travolgere ogni cosa. Una sollecitazione ma anche un monito per i nostri politici affinché sappiano ascoltare le istanze di giustizia che vengono dalla gente.
Pietro Mombelli – Consigliere comunale di Crema