Cronaca

Arrestato imprenditore: 8 anni di carcere per aver violentato una 14enne

E’ stato arrestato nel pomeriggio di ieri S.D., imprenditore italiano latitante da mesi su cui pendeva una condanna di otto anni e mezzo per lo stupro di una ragazzina appena 14enne.

L’uomo, 60 anni, di origine pugliese, da molto tempo risiedeva in territorio cremasco, portando avanti la professione di imprenditore edile. Nei primi anni del 2000 aveva intrapreso una relazione amorosa con una donna rumena e questa l’aveva raggiunto in Italia, alloggiando in un appartamento del lodigiano di proprietà dell’uomo. Poco tempo dopo, la maggiore dei tre figli della donna, si è riunita alla madre, mentre quest’ultima aveva trovato un impiego stabile in una ditta di Rivolta d’Adda.

S.D., nel giro di breve tempo, ha iniziato a fare avances poco gradite alla ragazzina e la situazione è degenerata al punto che la madre si è accorta dello strano comportamento della figlia, completamente chiusa in sé stessa. Tempo dopo la donna ha deciso di affrontare la situazione di petto ed è stato allora che l’adolescente ha confessato di essere stata violentata dall’uomo, che aveva agito indisturbato mentre la compagna era al lavoro.

Le forze dell’ordine, messe a conoscenza della situazione, hanno informato l’autorità giudiziaria. Dal racconto della ragazza è emerso che il 60enne aveva stuprato la ragazzina sia in provincia di Lodi che  in un deposito di attrezzi di Ripalta Arpina.

S.D. nel 2008 è stato condannato dal tribunale di Lodi a una pena di otto anni e sei mesi di reclusione, pena confermata dalla Corte d’Appello di Milano nel 2015 e diventata definitiva nel mese di giugno del 2016 dalla Corte di Cassazione.

Ma l’uomo, venuto a conoscenza della sentenza definitiva, ha fatto perdere le proprie tracce, scomparendo dalla sua abitazione di Credera Rubbiano. I carabinieri hanno da subito iniziato le ricerche nei luoghi di lavoro e presso conoscenti, amici e parenti del latitante.

S.D. sembrava essere svanito nel nulla, fino a che, ieri pomeriggio, non è stato riconosciuto alla guida di un’utilitaria in via IV Novembre a Crema, automobile che è stato appurato appartenere a un’altra donna rumena. L’uomo, una volta identificato, ha dichiarato di aver passato gli ultimi mesi dormendo nei cantieri edili in cui aveva trovato saltuariamente occupazione.

E’ stato portato al carcere di Lodi per scontare la propria condanna.

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