Madignano, tema migranti: Giovani Padani chiedono sgombero della palazzina
Un sit-in notturno e un manifesto esposto, è questa l’iniziativa dei Giovani Padani del Cremasco per protestare contro le dichiarazioni del sindaco di Madignano Guido Ongaro che ha annunciato di non voler procedere allo sgombero degli immigrati posti nella palazzina di Via Colombo.
“Il Sindaco di Madignano in una nota aveva smentito le voci che gli volevano attribuita la volontà di sgomberare l’immobile a seguito del sovraffollamento emerso anche dalle recenti verifiche dell’Ats Valpadana e oggetto di un interrogazione parlamentare del deputato leghista Paolo Grimoldi – ha spiegato Daniel Bressan, coordinatore provinciale del movimento – Abbiamo voluto manifestare la nostra vicinanza alla popolazione di Madignano lasciata sola a subire le conseguenze di questo fallimentare sistema di accoglienza. L’amministrazione comunale ha dimostrato di non essere in grado di risolvere il problema”.
Nelle scorse settimane si sono rincorse voci riguardo la volontà del sindaco, emersa durante un assemblea pubblica, di voler procedere allo sgombero dell’immobile, voci smentite dallo stesso primo cittadino non più di due giorni fa. “Una posizione che consegna Madignano all’insicurezza e al degrado. I cittadini di Madignano meritano di avere un sindaco che li tuteli e che prenda decisioni forti. Noi chiediamo formalmente lo sgombero della palazzina, questa situazione è inaccettabile e va risolta, sono i madignanesi che lo chiedono”, ha concluso Bressan.
Molto più dura la posizione di Giuseppe Carlo Rovida, responsabile immigrazione e sicurezza del movimento giovanile della Lega Nord: “Siamo pronti nelle prossime ad azioni molto più eclatanti per tutelare i cittadini di Madignano e alzare l’attenzione davanti a questa situazione. Ammassare immigrati in una palazzina e scaricare i problemi sociali sui cittadini non è accoglienza ma follia. Una follia che deve finire. Ongaro si svesta della maglia del centrosinistra immigrazionista e inizi a fare gli interessi della propria popolazione”.