Annegò dopo caduta nella roggia. Ristoratore a giudizio per omicidio colposo
E’ stato rinviato a giudizio dal gup Letizia Platè con l’accusa di omicidio colposo, Alberto Dell’Acqua, il titolare del ristorante ‘Il fondaco dei mercanti’, ex ‘Vecchio mulino’, per la morte del giardiniere Armando Vagni, 37 anni, annegato a Moscazzano nella notte tra il 12 e il 13 novembre del 2014.
E’ stato rinviato a giudizio dal gup Letizia Platè con l’accusa di omicidio colposo, Alberto Dell’Acqua, il titolare del ristorante ‘Il fondaco dei mercanti’, ex ‘Vecchio mulino’, per la morte del giardiniere Armando Vagni, 37 anni, annegato a Moscazzano nella notte tra il 12 e il 13 novembre del 2014 mentre cercava di far defluire l’acqua della roggia Colmatore che stava esondando. Per Dell’Acqua, il processo si aprirà il prossimo 7 dicembre. L’imputato è finito davanti al gup Platè dopo che il gip Pierpaolo Beluzzi aveva accolto il ricorso del legale della famiglia Vagni, l’avvocato Vittorio Meanti, contro la richiesta di archiviazione del pm. Quella notte, Vagni era stato chiamato da Dell’Acqua perché le piogge impetuose e incessanti stavano gonfiando oltre misura il colatore che scorre a un passo dal ristorante e la piena rischiava di far uscire l’acqua che avrebbe invaso inesorabilmente la sala da pranzo, come già avvenuto nel 2009. I due si erano poi portati sul retro e avevano raggiunto le paratie. Vagni aveva messo un piede sullo sbarramento in mattoni e l’altro sulla pala metallica del mulino per assicurarsi stabilità e girare la vite che alza gli sbarramenti, ma proprio mentre si accingeva a cominciare l’operazione, il piede sulla pala era scivolato e il giardiniere era finito in acqua senza più riemergere. A quel punto il titolare aveva chiamato i vigili del fuoco, ma per Vagni ormai non c’era più nulla da fare. Il corpo era stato recuperato alle 4.15. Imprudenza, negligenza e imperizia sono le accuse addebitate a Dell’Acqua che avrebbe dovuto chiamare subito i vigili del fuoco e impedire l’intervento al suo dipendente, vista la totale assenza di condizioni di sicurezza.
Sara Pizzorni