Premiati ragazzi richiedenti asilo che hanno custodito le bici in piscina la scorsa estate
Un applauso e una medaglia per quei ragazzi richiedenti asilo che, durante l’estate, hanno svolto servizio di volontariato alla piscina comunale.
I migranti si sono prestati come custodi per le biciclette degli utenti del centro sportivo “E i furti sono calati dell’85% – ha detto il direttore Stefano Tamiazzo – Ho visto in questi ragazzi tanta voglia di fare, si sono inseriti benissimo nello staff e non era una cosa scontata. Tutti i clienti mi hanno parlato benissimo di loro e del loro approccio. Abbiamo iniziato un’ottima collaborazione”.
E’ l'”effetto restituzione”, come lo ha definito il sindaco Stefania Bonaldi: “Siete qui, accolti, e vi fate carico di una piccola parte della comunità attraverso un servizio”.
Perché sì, l’avventura non finisce qui, o almeno così tutti sperano, i ragazzi per primi. “Siamo felici di aver contribuito con del lavoro, speriamo ce ne sia sempre di più – ha detto Banta, accolto dalla Caritas due anni fa – Vogliamo ringraziare non solo l’Amministrazione, le associazioni e la piscina, ma anche tutti i cremaschi: siete straordinari”.
Anche il primo cittadino e l’assessore al Welfare Angela Maria Beretta hanno espresso grande soddisfazione per il progetto che tutti, lavorando in equipe, sono riusciti a mettere in piedi e portare a termine con successo. “Devo sottolineare anche che, in questi tempi nei quali si parla molto di impiegare i richiedenti asilo per lavori socialmente utili, non è facile trovare strutture e persone disposte a collaborare, invece, qui, è accaduto”, ha aggiunto la Beretta.
“Speriamo che questa esperienza non si chiuda qui, ma che, facendo rete, ne nascano molte altre”, ha chiosato il sindaco. Al termine della presentazione a ogni ragazzo è stata consegnata una medaglia de “Un cuore in ogni quartiere” e un attestato al merito per il lavoro svolto.
Ambra Bellandi