Madignano, Chiara Anelli: 'I migranti? Per tanti del paese un valore aggiunto'
“Non mi piace chiamarla integrazione, per me è interscambio culturale. Questi ragazzi stanno dando un’opportunità al paese”. Così Chiara Anelli, 29 anni, parla della “questione migranti” a Madignano.
Chiara è rientrata in Italia da sole tre settimane, e in questo arco di tempo, da privata cittadina, si è spesa per conoscere i ragazzi richiedenti asilo, informarsi sulla struttura che li ospita, parlare con la gente del suo paese, con le istituzioni e con il comitato oppositore.
“Sono bravi ragazzi, giovani, che hanno voglia di conoscere la gente e fare amicizia. Proprio per questo ieri, con altri amici, abbiamo colto l’occasione del progetto ecologico ‘Puliamo il mondo 2016’ per trascorrere una giornata in loro compagnia”. Chiara racconta di una passeggiata da Madignano al Marzale, di un pic-nic con tanta musica e risate: “Parlo di interscambio perché come i migranti hanno cercato di parlare l’italiano, i madignanesi hanno rispolverato il proprio inglese per comunicare con loro”. E tra le chiacchiere c’è stato il tempo per un laboratorio di giocoleria, qualche ballo e le immancabili partite a calcetto.
“Le persone presenti sono cittadini di Madignano slegati da partiti, associazioni e religioni. La giornata ha dimostrato che in tanti dicono ‘Questi ragazzi li vogliamo qui’ – ha spiegato Chiara – Già sei sono stati portati via dalla Caritas, proprio ora che si stava formando il gruppo. Prego davvero chi si sta occupando della faccenda, di informarsi davvero, perché in casa ai ragazzi non manca nulla”.
Il Marzale, nel 1202 è stato il luogo dove è stato firmato il trattato di pace tra Crema e Cremona: “Speriamo ci porti fortuna”, ha concluso Chiara.
Ambra Bellandi