Cronaca

Autotrasportatori Cna Fita in campo contro il cartello dei costruttori di camion

L'azione legale promossa da Cna Fita come risarcimento danni per i prezzi illegalmente maggiorati dal 10% al 20% dei mezzi pesanti acquistati tra il 1997 e il 2011.

Gli autotrasportatori cremonesi di “Confederazione nazionale dell’artigianato (Cna) Fita” sono pronti a scendere in campo contro i big delle case costruttrici: al via una class action per chiedere il risarcimento danni per 14 anni di speculazioni e costi maggiorati ingiustamente sostenuti dalla categoria.

“Sapere che dal 1997 al 2011, in piena crisi economica, DAF, Daimler/Mercedes-Benz, Iveco, MAN/Volkswagen, Volvo/Renault e Scania si sono accordati sui prezzi degli autocarri di medie dimensioni (6-16 ton) e di grandi dimensioni (oltre 16 ton), e sulla tempistica per l’introduzione di tecnologie anti-inquinamento – spiega il responsabile di Cna Fita Cremona e Lombardia, Adriano Bruneri – ha davvero dell’incredibile. La sentenza dell’Antitrust con la multa più alta mai comminata dall’Unione Europea è stata solo il primo passo”.

Cna Fita è stata tra le prime in Europa e l’unica in Italia a promuovere un’azione collettiva a favore degli autotrasportatori contro il cartello delle case costruttrici, recentemente sanzionato dalla Commissione Europea con una multa di quasi 3 miliardi di euro. Azioni analoghe sono state promosse dalle associazioni di autotrasportatori di altri Stati membri dell’UE: la spagnola Fenadismer e l’inglese Road Haulage Association.

Cna Fita ha infatti, sottoscritto una convenzione con una società di consulenza che permette agli Associati di partecipare all’azione collettiva senza alcun costo anticipato. Chi può chiedere il risarcimento? Tutti gli autotrasportatori che hanno acquistato autocarri, anche usati, preso in leasing o noleggiato a lungo termine camion di medie (da 6 a 16 tonnellate) /o grandi dimensioni (oltre 16 tonnellate) delle marche sanzionate nel periodo che va dal 1997 al 2011, potranno richiedere gratuitamente un risarcimento danni per il sovrapprezzo dei mezzi determinato dal cartello dei costruttori, stimato tra il 10% e il 20%. Nella liquidazione del danno si dovrà tener conto anche di interessi e rivalutazione monetaria a partire dal momento dell’acquisto.

“L’azione collettiva – continua Bruneri – ha come obbiettivo facilitare l’accesso alla giustizia delle piccole e medie aziende ed in particolare di quelle artigiane, che potrebbero non avere le competenze e/o le risorse per agire individualmente in un giudizio complesso per il risarcimento dei danni derivanti dalla violazione delle norme antitrust. I tempi saranno i più rapidi possibili – conclude Bruneri – L’’azione collettiva è già pronta per partire, così si potrà ottenere il risarcimento dei danni subiti. I soggetti interessati possono recarsi nei nostri uffici a firmare la convenzione per l’adesione e consegnare copia della documentazione rilevante, in particolare i documenti comprovanti l’acquisto/il leasing/ il noleggio a lungo termine degli autocarri. Per dare la possibilità a tutti di partecipare all’azione la raccolta delle adesioni si protrarrà fino a tutto il mese di ottobre 2016”.

“Invitiamo gli autotrasportatori coinvolti in questa vicenda – conclude il presidente di Cna Cremona Giovanni Bozzini – a prendere parte alla class action di Cna Fita per dare valore ad un’azione di portata storica per la nostra categoria e un segnale forte contro qualsiasi forma di concorrenza sleale. Abbiamo gli strumenti e le competenze per andare fino in fondo e vedere riconosciuti i nostri diritti”.

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