11 settembre, domani il 15º anniversario della strage delle Torri Gemelle
In via Massarotti, a Cremona, nella moschea estremista a pochi passi da piazza Duomo, si festeggiò l'attacco al cuore dell'America. L'evento è certificato dalle carte dei processi poi celebrati contro la cellula estremistica cremonese. Q
Domani è l’11 settembre. Quindici anni fa l’attacco di Al Qaeda alle Torri gemelle di New York. In via Massarotti, a Cremona, nella moschea estremista a pochi passi da piazza Duomo, si festeggiò l’attacco al cuore dell’America. L’evento è certificato dalle carte dei processi poi celebrati contro la cellula estremistica cremonese. Quindici anni sono trascorsi da allora. La moschea è stata chiusa, i personaggi ambigui che allora frequentavano via Massarotti sono stati condannati ed espulsi.
Il Centro “La Speranza” oggi nell’ex Cavalli e Poli a Borgo Loreto non ha più niente a che fare con la polverosa cucina di via Massarotti dove nel lontano febbraio 1998 gli agenti della Digos di Cremona trovarono manuali per sparare missili terra-aria con la scritta Al Qaeda. La testardaggine e l’intuito dei poliziotti cremonesi fece scoprire che un gruppo di integralisti collegati con altri in Belgio e Francia voleva una grande strage colpendo i mondiali di calcio a Parigi.
Nel 2001, in gennaio, gli agenti tornarono in via Massarotti per cercare Ahmed El Bouali – primo iman della moschea – e capire se se ne stava a pregare sui tappeti o fosse tra quel gruppo di magrebini che si preparavano a far saltare l’ambasciata americana di via veneto, a Roma. In una notte d’estate dello stesso anno El Bouali sparì. Era andato in Afghanistan e poi in Iraq dopo una precedente partecipazione al Battaglione Mujaheddin in Bosnia. E dopo l’attentato un agente raccontò ai giudici che nella moschea di Cremona aveva trovato un video con le immagini di un aereo che si schiantava contro le torri a New York.
Tutte vicende raccontate in alcuni volumi scritti dal giornalista cremonese Roberto Fiorentini e pubblicati anni fa. Dopo il rinnovato terrore di questi ultimi mesi tra Parigi, Bruxelles e Monaco la strage delle torri gemelle fa ripensare alle vicende della sperduta Cremona in quella moschea dove l’estremismo era di casa.