No treni nuovi per tratta Crema-Treviglio-Milano, e i disservizi continuano
I pendolari Cremaschi non trovano pace neppure ad agosto: “Si vive con l’ansia di arrivare in ritardo al lavoro”.
Non accenna a migliorare la tratta ferroviaria Crema – Treviglio – Milano e disservizi che tanto si vorrebbero vedere risolti sono sempre lì, puntuali ogni mattina tanto quanto non lo è il treno.
“Ad agosto non ci sono corse dirette per Milano, così il cambio a Treviglio diventa obbligatorio – ha spiegato il portavoce dei pendolari Alberto Scaravaggi – Chi prende il treno alle 7.30 o alle 8 deve pregare che non faccia più di mezzo minuto di ritardo, altrimenti si perde la coincidenza a Treviglio”.
Ari condizionata ai minimi storici, tanto quanto lo scorso anno: “Fortunatamente quest’anno c’è meno afa e soffriamo di meno. Però tengo a sottolineare che l’abbonamento viene pagato caro e salato, quindi si vorrebbe viaggiare decentemente”, ha proseguito Scaravaggi. E a poco serve lo sconto del 30% a fronte dei 107 euro sborsati per il mensile “tra l’altro lo sconto ad agosto, che senso ha?”.
Di treni nuovi manco a parlarne: “L’assessore regionale Alessandro Sorte ci aveva promesso i Coradia nuovi un anno fa. Oltre a non essere mai arrivati, i dirigenti e i tecnici del suo Ufficio, durante le riunioni, ci hanno detto chiaramente che i Coradia in arrivo non sono destinati alla nostra tratta. Quindi è inutile che Sorte prometta qualsivoglia miglioramento”.
Da sottolineare anche il prezzo del biglietto ordinario:”Per andare e tornare da Milano, senza dover comprare l’abbonamento,si spendono 11 euro. Sommati ai tre euro di metro milanese diventano 14. 14 euro per recarsi a Milano è una follia. Con questi prezzi hanno reso la macchina più conveniente del treno”.
Si resta in attesa, dunque, dei miglioramenti, sia sulla linea che sui treni stessi, ma anche sul tariffario: “Paghiamo la stessa tariffa delle tratte servite a regola d’arte, sarebbe il caso di intervenire, da una parte o dall’altra”.
Ambra Bellandi