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Futuro Lgh, Valotti positivo: 'Azienda in miglioramento' A2A punta su business rifiuti

Una situazione positiva quella che si prospetta per il neo-celebrato matrimonio tra A2A ed Lgh. Secondo il presidente Giovanni Valotti, come spiega il quotidiano economico Milano Finanza, grazie all’efficienza sui costi e a 240 milioni di euro di investimenti aggiuntivi (gare per il gas, rifiuti e teleriscaldamento), A2a vedrà l’ebitda (margine operativo lordo) di Lgh salire a 120 milioni di euro nel 2020 dai 77 milioni di euro del 2015. Anche l’utile netto si moltiplicherà, passando da 8 a 55 milioni, mentre il debito netto dovrebbe scendere a 296 milioni. Certo è che la partita dei rifiuti sarà presa tutt’altro che sottogamba, cosa che non fa ben pensare per la chiusura dell’inceneritore di Cremona, soprattutto dopo che l’autorità garante ha imposto alla società la vendita dell’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti di Bellinzona, che entro cinque mesi verrà messo all’asta.

A spiegare cosa accadrà nel futuro delle due multiutilities, sono gli analisti di Mediobanca Securities, secondo cui “le sinergie dovrebbero venire dai costi di approvvigionamento, dalla generazione e dal trading ma anche dai costi finanziari visto che il bond da 300 milioni di euro di Lgh che scadrà nel 2018 dovrebbe essere sostituito da un prestito infragruppo da A2a con importanti risparmi sui costi”. Per il gruppo, alcuni analisti si aspettano sul bilancio 2016 un dividendo in crescita a 0,05 euro per azione.

Gli analisti – spiega Milano Finanza – considerano l’integrazione con Lgh solida dal punto di vista industriale in quanto rafforza la posizione di leadership di A2a in Lombardia e per Mediobanca permetterà alla multiutility di crescere soprattutto nel business dei rifiuti, della distribuzione e della fornitura di gas ed elettricità.

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