Cronaca

Presidio ambientalista alla Stogit, Duranti: 'Apertura nuova trivella nel cremasco'

“Tra Fontanella e Soncino verrà attivata una nuova trivella per cercare il gas”.

Questo dovrebbe accadere a breve secondo le parole di Enrico Duranti, consigliere comunale di Sergnano che questa mattina è presente al presidio pacifico davanti la “Stogit”.

Sempre stando alle parole di Duranti, la trivella dovrebbe scendere alla profondità di 2.100 metri per cercare gas e condensati in strutture simili ai giacimenti di Treviglio e Rivolta d’Adda. “Quello che non è stato detto, però, è che proprio quella zona è stata l’epicentro del terremoto del 1882 e che ha in sé una sorgente sismica naturale, che è proprio quella scatenante il fenomeno sismico”. Duranti ha poi spiegato che Fontanella e Soncino sono “zone classificate a livello 2 per pericolosità sismica, ovvero appena sotto la denominazione massima. Ma nella documentazione presentata dalla società estrattrice al Ministero dell’ambiente, però, non si fa riferimento alla sorgente sismica, che si trova a mille metri di profondità, e quindi verrà perforata”. La società che dovrebbe eseguire i lavori di trivellazione, sempre secondo le fonti di Duranti, sarebbe la “Pengas s.r.l.”.

Insieme al consigliere di Sergnano, davanti la ditta di stoccaggio gas cremasca, questa mattina sono presenti Ezio Corradi, vice presidente del “Coordinamento comitati ambientalisti Lombardia” e Luisa Pea, consigliere comunale di minoranza a Bordolano (CR). “Quello che vogliamo – ha esordito Corradi – è chiedere a tutti gli Enti pubblici, dai Comuni al Parlamento, di valutare la situazione degli impianti di stoccaggio gas sul nostro territorio. Ci chiediamo se ne servano davvero così tanti, a che punto siano i monitoraggi obbligatori e come vengano informati i cittadini su un’attività che porta con sé rischi elevati, come l’incendio, il rischio sismico e quello ambientale”.

Secondo i rappresentanti del Coordinamento il problema non sarebbe riconducibile solo al nostro territorio o alla Lombardia, ma è generalizzabile in tutta Italia. “E’ necessario che le leggi riguardanti lo staggio del gas vengano seguite e applicate, come per esempio l’obbligatorietà dei piani di emergenza esterni previsti dalla Legge e il monitoraggio per i livelli di sismicità. Nella nostra Regione gli impianti di stoccaggio di Brugherio, Settala, Sergnano, Ripalta Cremasca e Bordolano non hanno il piano di emergenza esterno, che invece avrebbe dovuto essere presente dal 2009”.

Ambra Bellandi

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