Cronaca

Cattolici e musulmani che pregano insieme. Dhaouadi: 'Presto anche a Crema'

Cattolici e musulmani insieme. Per pregare, per condannare il terrorismo, per vincere la paura, per contrastare l’orrore, per dire a tutti che la diversità non deve essere sinonimo di razzismo.

E’ già accaduto in città come Brescia, Cremona, Torino, Roma e Milano, specie a seguito dell’ultimo terrificate attacco rivendicato dai guerrieri dell’Isis, quando, a Saint Etienne du Rouvray, in Francia, è stato assassinato padre Jacques Hamel. L’anziano parroco è stato sgozzato, lo scorso 26 luglio, senza alcuna pietà, sotto gli occhi attoniti di due suore e due fedeli. E se nel suo testamento era scritto: “Pregate per vivere meglio insieme”, i fedeli di tutta Europa non avrebbero potuto interpretarlo meglio di così.

A Crema la Comunità islamica si sta muovendo per realizzare un momento di preghiera condivisa da cattolici e musulmani. Bouzaiane Dhaouadi, presidente della Comunità che si è costituita in città da vent’anni, ha dichiarato: “Mi sto interessando personalmente per trovare una data e luogo adatti a ospitare una preghiera comune. Con il Vescovo siamo in ottimi rapporti e noi musulmani abbiamo a cuore la Diocesi”. Parole confermate dalla presenza alla cerimonia di chiusura del Ramadan, di don Ennio Raimondi e don Maurizio Vailati, come dalla costante ospitalità di frate Giuseppe Fornoni, che durante l’anno mette a disposizione la palestra dell’oratorio dei Sabbioni per le attività sportive dei ragazzi richiedenti asilo.

Una fratellanza che si è stretta ancora di più dopo l’attentato alla redazione francese di “Charlie Hebdo” e a quello di Parigi. “Già dopo la tragedia di Charlie avevamo sottolineato quanto questi uomini non fossero musulmani. Dopo l’attacco a Parigi dello scorso novembre, siamo scesi in piazza, accanto ai Cremaschi, per dire insieme il nostro ‘no’ al terrore. Non c’è bisogno di ribadirlo ogni volta – ha proseguito Bouzaiane – non serve a nulla condannare il terrorismo sui social network. Noi cerchiamo di mettere in campo azioni più concrete, qualcosa che davvero avvicini la gente di religione diversa. In tutto questo chi ne esce più danneggiato sono i bravi musulmani, che passano sempre per i cattivi quando invece hanno sempre vissuto qui in pace e armonia con gli italiani”.

Di recente la Comunità islamica cremasca ha ribadito il proprio distaccamento dalle azioni terroristiche, in occasione della “Festa dei popoli”. “I terroristi non sono musulmani, sono persone orribili, che nulla hanno a che fare con gli islamici. Il Corano parla chiaro: ‘Chiunque uccida un uomo sarà come se avesse ucciso l’umanità intera’. Questo dice il nostro Testo sacro.”

“Cercherò di organizzare il prima possibile la preghiera condivisa, spero prima della fine dell’estate – ha concluso Bouzaiane – Che Dio ci ascolti, speriamo possa risolversi tutto. Sono già morti troppi innocenti per degli stratagemmi politici-economici”.

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