Illuminazione, via libera alla riorganizzazione
Prosegue il piano di razionalizzazione intavolato dall’amministrazione. Dopo il centro natatorio e i parcheggi, è la volta dell’illuminazione pubblica – l’ultimo dei servizi ancora in gestione a Scs servizi locali, società partecipata in via di liquidazione. Con 16 voti a favore e 2 contrari il Consiglio comunale ha approvato il via libera alla riorganizzazione e all’affidamento a terzi del servizio.
Nel presentare la delibera, l’assessore Matteo Piloni ha spiegato: “Per diversi anni l’illuminazione urbana è stata considerata come uno strumento di semplice funzionalità, in grado di garantire esclusivamente sicurezza e orientamento per i cittadini. Oggi essa deve intervenire nell’ambiente urbano in modo tale da diventare l’artefice di un’identità culturale e dell’interazione sociale”.
Al futuro gestore – che pagherà un canone annuo al Comune di 1 milione 139 mila euro – spetteranno diversi interventi: la riqualificazione dei punti luce, l’installazione di nuovi corpi luminosi a supporto dei cosiddetti servizi smart city; la fornitura e la posa di 30 impianti di video sorveglianza; l’installazione dell’anello di rete in fibra ottica per il collegamento alla rete già esistente.
A ciò si affiancano altri interventi, come l’illuminazione di 5 luoghi caratteristici della città (ovvero le due porte e i parchi), l’inserimento di quattro antenne per la rilevazione della qualità dell’aria (la prima vicino all’ospedale, la seconda alla stazione, la terza nella zona Mosi e la quarta su via Milano) e, infine, il raccordo alla fibra ottica già posizionata a Crema.
Nel complesso, il progetto ha un valore stimato di circa 3 milioni e 400 mila euro. Tre le parole d’ordine degli interventi: riqualificazione, innovazione, risparmio, “obiettivi che consegneranno alla città un notevole miglioramento del servizio, sia in termini economici che qualitativi – ha concluso Piloni – e questo grazie alla condivisione e al lavoro fatto nelle commissioni e nel Consiglio comunale”.
[La presentazione dell’assessore Piloni]