Boxe, campionati universitari: Giulia Nichetti medaglia d’oro
Un’altra medaglia d’oro, un’altra grande soddisfazione, l’ennesima straordinaria impresa di una boxeur che negli ultimi anni tante emozioni ha regalato a Crema. È Giulia Nichetti la vincitrice dei Campionati nazionali universitari di pugilato 2016. Classe 1990, atleta dell’Accademia pugilistica cremasca, prestata per l’occasioneal Cus di Milano, lunedì a Reggio Emilia ha battuto ai punti Angela Saraiello, laureandosi campionessa italiana nella categoria minimosca (48 chili).
“Sono tre anni che rincorro questo momento – racconta Giulia – tre anni di dura fatica, di allenamenti, di sacrifici e anche un po’ di sfortuna nei sorteggi. Doveva essere il mio anno”. Laureata a febbraio, per Giulia era l’ultima occasione per partecipare ai campionati universitari: l’ultima possibilità di conquistare il titolo di campionessa. E quando i sorteggi hanno preso il giro giusto, la pugilessa cremasca non si è fatta scappare l’occasione, agguantando il successo.
La soddisfazione travalica il risultato agonistico, comunque degno di nota: “non è tanto il fatto di aver vinto l’oro – spiega Giulia – ma ciò che rappresenta: anni di duri allenamenti, di levatacce per andare a correre, di diete ferree… Vincere questi campionati è stato un sogno di vita che si è realizzato”. E il match finale non era certo dei più semplici. Saraiello è pugile alta e mancina, ciò ha costretto la cremasca a non lasciare nulla al caso, preparando il match nel dettaglio: “sapevo a cosa potevo andare incontro. Ho vinto ai punti, soprattutto grazie ai ganci destri, decisivi nell’ultima ripresa”.
Raggiunto il traguardo la boxeur cremasca guarda distante: prossimo obiettivo è scalare la classifica fino alle prime 8 posizioni dei Campionati italiani Elite, nella categoria minimosca. Il campionato “rappresenta il top per l’eccellenza pugilistica dilettantistica – commenta ancora Giulia – il sogno naturalmente sarebbe di vincerlo. Questa vittoria agli universitari mi ha dato la giusta carica e quel pizzico di autostima che purtroppo mi è sempre mancato. E poi – conclude – sognare non fa mai male”.
Stefano Zaninelli