Cronaca

Voli spericolati nel cielo di Crema: beccato il “pirata”

Il parapendio "pirata" mentre sorvola Crema

Svolazzava tranquillo nel cielo di Crema, con una bandiera dei pirati appesa al suo parapendio. In molti l’hanno visto. Tra questi anche i militari dell’Arma della Compagnia dei carabinieri di Crema, che dopo l’inseguimento del mese di maggio sono riusciti ad identificarlo e denunciarlo alla Procura di Cremona.

L’accusa, per un 47enne italiano residente a Spino d’Adda, è quella di “sorvolo con parapendio a motore in aree vietate”. Come stabilito dalla legge, è fatto esplicito divieto di sorvolare centri abitati, assembramenti di persone, agglomerati di case, caserme, agglomerati industriali ed altre fattispecie urbane. Del fatto i carabinieri hanno informato anche l’Enac, affinché possa prendere provvedimenti (sospensione o revoca della patente di volo).

Secondo i militari dell’Arma, il “pirata” volante avrebbe più volto infranto la legge – documentandola con foto e video sui suoi profili social. Lo scorso ottobre è stato visto sorvolare a bassa quota i tetti del centro abitato di Crema. Dopo la pausa invernale, il pilota ha ripreso l’attività in maggio passando prima sopra il Duomo di Crema, poi addirittura sopra l’Ospedale Maggiore e addirittura la caserma dei carabinieri in via Macallé.

L’affronto non è sfuggito ai carabinieri, che osservata la direzione di fuga verso Bagnolo Cremasco hanno provato ad inseguirlo e braccarlo. Il paracadutista, giunto in prossimità di Spino e vedendosi inseguito, è riuscito a virare e far perdere le proprie tracce. A tradirlo sono state le testimonianze di alcuni residenti, fondamentali ai fini dell’identificazione e della successiva denuncia da parte delle forze dell’ordine.

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