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A2A-Lgh, dopo l’esposto del M5S l’Agcm apre l’istruttoria

“Accoglie positivamente l’intervento di Agcm che, a seguito dei nostri esposti presentati all’Autorità Nazionale Anticorruzione e all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha aperto l’istruttoria contro la fusione tra A2A e LGH”. È quanto comunica il Movimento 5 Stelle cremasco, a distanza di due mesi dal deposito dell’esposto per bloccare l’acquisizione del 51% delle quote di Lgh da parte di A2A.

Stando a quanto riferito dai pentastellati, l’istruttoria confermerebbe il sospetto che l’operazione tra le multiutility non favorirebbe i cittadini, bensì “la creazione o il rafforzamento di una posizione dominante tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza nella partecipazione alle procedure di selezione del soggetto affidatario del servizio di distribuzione del gas naturale, nonché nel mercato lombardo del trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati”.

La contrarietà del M5S alla vendita delle quote di Lgh “senza un bando o l’evidenza pubblica” è sempre stata nota. Battagliata sin dagli esordi, l’operazione finanziaria è stata vista come la consacrazione al profitto dei bisogni dei cittadini – in virtù dei servizi di pubblica utilità forniti dalla multiutility. Per questo i consiglieri comunali di 6 città, appartenenti al 5 Stelle, hanno sottoscritto l’esposto contro “un’operazione che di trasparente ha ben poco”.

Cosa si aspetta il M5S dall’esposto? Anzitutto che “Agcm metta in campo tutti i mezzi a sua disposizione per garantire che, soprattutto in questa fase, A2A non stia già esercitando una ingerenza impropria nei confronti di Lgh e dei suoi dipendenti. Al momento nessuna acquisizione è stata ratificata e qualsiasi influenza andrebbe a ledere l’integrità del mercato e della concorrenza, con potenziali danni a carico dei Cittadini. Inoltre, A2A e LGH sono tuttora competitor: la comunicazione di dati strategici o informazioni chiave rappresenterebbe un fatto assai grave di cui qualcuno ne dovrà rispondere”.

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