Politica

Programmazione culturale, “problemi di trasparenza”

Simone Beretta e Laura Zanibelli

“Qualcuno dice che è la solita tirata sugli eventi culturali: non è così. Di fronte ad un’amministrazione che non diminuisce tariffe e non abbassa le tasse, che manda cartelle di accertamento – una parte delle quali addirittura errate – è giusto che la popolazione sappia come vengono spesi i soldi che hanno versato”. Così ha esordito Laura Zanibelli (Ncd) stamani in conferenza stampa, assieme a Simone Beretta (FI).

Il tema è noto e riguarda l’amministrazione degli eventi culturali in città. “Crema è una città ricca sotto questi punto di vista – ha osservato Zanibelli – ma è merito delle persone, dei volontari che lavorano nel sociale, di un tessuto che vuole reinventarsi e riposizionarsi. Diverso è invece come l’amministrazione consente di farlo, spesso con che nulla hanno a che vedere con la trasparenza delle regole e dei regolamenti”.

Nel mirino della capogruppo Ncd rientrano tutt’una serie di concessioni – dal patrocinio all’esenzione dalla Cosap – che l’amministrazione concorderebbe in maniera piuttosto discrezionale in base a ciascun evento. “In base a quale regolamento – domanda Zanibelli – il Comune rinuncerà a più di 4 mila euro di occupazione di suolo pubblico ad uso commerciale? In base a quali criteri tale esenzione viene concessa? Perché solo a qualcuno e non a tutti?”.

Tutte perplessità, queste, condivise dal capogruppo di Forza Italia: “la scala delle priorità di oggi – ha detto Beretta – credo debba esser diversa”. Secondo il forzista altro demerito dell’amministrazione è quello di favorire i grandi (artisti internazionali e agenzie private rodate) a discapito dei piccoli (gli artisti locali): “si finanzia una mostra di un’artista che ha esposto in biennale con 18 mila euro, ma poi si fa pagare la stanza della Pro Loco al pittore cremasco che vuole esporre”.

Quanto poi alle modalità di finanziamento – monta da anni la polemica sui contributi ad una nota rassegna culturale locale – per Beretta sarebbe meglio fare chiarezza in via definitiva: “Perché non si lavora tramite bandi? Non potrebbe esserci chi è capace di fare meglio?”. “Di fronte a questi esempi, purtroppo non isolati – concludono Beretta e Zanibelli – i cittadini sapranno certo trarre le debite conclusioni”.

Stefano Zaninelli

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