Stazione Crema: ad aprile 13 ore e mezzo di ritardi
Aprile dolce dormire, nel caldo delle coperte o su una panchina della stazione. D’altro canto non c’è fretta: lo dimostrano i dati sui ritardi dei treni raccolti e pubblicati dal Comitato pendolari cremaschi. Nel mese appena trascorso, i tabelloni della stazione di Crema hanno segnato in tutto 13 ore e mezzo di divario tra arrivi e partenze previsti ed effettivi.
Stando alle stime dei Pendolari cremaschi, i treni meno affidabili percorrono la tratta Cremona-Treviglio di sera. I maggiori ritardi li ha accumulati il 10488 – con partenza alle 19.43 e arrivo alle 20.53 –: in 30 giorni 194 minuti di rimandi. Segue, sul secondo gradino del podio, il 10486: con partenza prevista un’ora prima del precedente, ad aprile ha accumulato 161 minuti di ritardo. Chiude il podio il 10484, che lascia la stazione di Cremona alle ore 17:43: la stima è di 123 minuti di dilazione.
La tratta Cremona-Treviglio non è l’unica. Problemi non indifferenti li hanno subiti i passeggeri del treno 10487, in partenza da Milano Porta Garibaldi alle 18.36 e previsto in arrivo a Cremona alle ore 20.20: in un mese i ritardi ammontano a due ore nette. A disagi minori, ma non troppo, hanno fatto fronte gli utenti del 10481 – che percorrendo la medesima tratta salpa però un’ora prima: il mese scorso hanno atteso per 81 minuti in più rispetto al programma.
“Febbraio e marzo – osservano i referenti Cpc – erano andati relativamente bene, ma aprile no. Abbiamo sollecitato Regione e Trenord al fine di evidenziare come la sera la situazione dei treni vada progressivamente peggiorando: il primo treno che arriva a Crema ha un ritardo contenuto, poi il sistema dell’incrocio dinamico, unito al materiale rotabile vetusto, ingenera una situazione deleteria con ritardi crescenti”.
Il problema non si verifica solo a Crema. Le stazioni vicine hanno fatto registrare disagi importanti – anche se i picchi non raggiungono quelli cremaschi. I ritardi del treno 10488 si sono fatti sentire anche a Soresina (170 minuti), Castelleone (164) e Treviglio (109). Per i soresinesi tornare da Milano con il 10487 ad aprile è stata una sofferenza: 153 minuti in più del previsto. Ma anche i castelleonesi hanno dovuto attendere parecchio per tornare da Cremona con il 10486: 150 minuti in un mese.
Per festeggiare l’arrivo di Maggio stamattina i cremaschi hanno trovato una sorpresa. Ad attenderli in stazione, alle ore 10.30, c’era un treno Frecciarossa. Niente a che vedere con il rinnovo del parco treni, solo una semplice deviazione a causa dell’interruzione della linea Milano-Brescia. Ma per stavolta niente ritardi.
Stefano Zaninelli