160 grammi tra hascish e marjuana, arrestato disoccupato cremasco
Operazione antidroga con l’ausilio dell’unità cinofila di Orio al Serio, ieri sera, 21 aprile, da parte dei carabinieri di Crema. L’intervento ha consentito l’arresto di S.G., 23 enne, celibe, nullafacente, trovato in possesso di 130 grammi di hashish e 30 di marjuana. L’operazione è avvenuta nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio per il contrasto al traffico di sostanze stupefacenti. Dal tardo pomeriggio e sino a notte fonda, diversi locali di Crema sono stati controllati con l’ausilio di una unità cinofila del Nucleo di Orio al Serio e con l’impiego di 10 militari.
In un locale di San Bernardino, il cane Grinder (Macinino), un labrador anti-droga, ha segnalato al suo conduttore la presenza di due avventori che hanno cercato dapprima di allontanarsi e poi, simulando di temere un morso dell’animale, hanno chiesto che fosse portato via. Il carabiniere, notando l’atteggiamento deciso del cane, ha capito che il labrador aveva fiutato la presenza di droga nascosta nei vestiti dei due ragazzi. I due sono stati accompagnati in caserma. Il primo è risultato essere in possesso di diversi ovuli termosaldati di hashish, un grammo di marjuana e la somma di 120 euro considerata provento dell’attività illecita. Il secondo giovane, invece, aveva soltanto uno spinello. Le successive perquisizioni domiciliari hanno permesso di trovare a casa del primo ulteriori 30 grammi di marjuana ed un bilancino di precisione, mentre a casa del secondo, 6 grammi di marjuana. Per il 23enne è stato disposto l’arresto, mentre l’altro è stato segnalato alla Prefettura di Cremona quale assuntore.
Un intervento, quello di ieri sera, che è indice di una elevata ‘professionalità’ in ambito criminale da parte degli spacciatori. Gli ovuli di stupefacente, infatti, avevano un elevato grado di purezza. Solitamente arrivano in Italia con voli internazionali da parte dei cosiddetti ‘ovulatori’, spesso donne in stato di gravidanza che dopo aver ingerito la droga assumono carbone attivo per contenere l’azione digerente dei succhi gastrici, così da riuscire ad eludere i controlli dei raggi x degli aeroporti.