Porta Ombriano, mozione annunciata dall'opposizione: 'Tornare al passato'
L’intera (o quasi) opposizione consigliare chiede al sindaco Bonaldi di ripensare al più presto la viabilità a Porta Ombriano contro cui si sta alzando un polverone di polemiche. Come quelli degli aderenti di Confcommercio che temono per la sopravvivenza delle loro attività. In un comunicato diffuso oggi dalla capogruppo di Ncd Laura Zanibelli (firmata anche da Simone Beretta per Forza Italia, Antonio Agazzi per Servire il Cittadino e Paolo Patrini per Solo cose Buone per Crema) viene preannunciata una mozione urgente “per mettere fine a questa imbarazzante e pericolosa situazione e a difesa del lavoro e delle attività commerciali della piazza”.
“C’erano un semaforo ed una viabilità che funzionavano – scrivono i consiglieri di minoranza – a garanzia soprattutto della sicurezza dei cittadini e degli interessi di tanti piccoli commercianti che rischiano di essere rovinati: questi erano in essere in Piazza Giovanni XXIII, ex piazza S. Martino.
Non si capisce la ragione per la quale – dopo aver sostituito il semaforo con la rotatoria – si sia modificato in modo alquanto estroso ed irrazionale la viabilità consolidata e funzionante.
Si ha l’impressione che si sia voluto privilegiare qualcuno a discapito dell’interesse generale, cosa alla quale questa amministrazione ci ha abituato dal giorno stesso in cui si è insediata.
Su piazza Giovanni XXII si sono fatte scelte inopportune e sbagliate da subito, a capocchia, con un progetto generale semplicistico di utilizzo della piazza e senza alcuna simulazione preventiva dei flussi di traffico (se non solo in un secondo momento, quando i buoi erano oramai scappati dalla stalla). Hanno modificato in corso d’opera lo stesso progetto esecutivo approvato in giunta senza riapprovarlo. A capocchia, come le soluzioni viabilistiche perpetrate in via del Novelletto a S. Maria piuttosto che in via Dante, contro gli interessi di tanti genitori che portano e vanno a riprendere i loro figli alla scuola Dante Alighieri. Per non dire delle “sbadate” e pericolose aiuole spartitraffico in via Viviani, zona Pergoletto (che il traffico ha già provveduto a spianare ed eliminare). Poche le idee in campo, di certo molto confuse e rabberciate, non senza oneri, in corso d’opera.
Una volta scelta la strada di una rotatoria, che senso ha avuto modificare anche la precedente viabilità? Era sbagliato il senso unico di marcia da viale Repubblica verso piazza S. Martino come è profondamente sbagliato l’attuale senso unico di marcia verso viale Repubblica. Non doveva essere assolutamente toccato il precedente doppio senso di marcia: cosa talmente banale che l’unico a non averla compresa sembra essere l’attuale assessore alla viabilità, così giovane è già molto vecchio con una surreale e tracotante caparbietà.
Come pericolosissimo è l’attuale parcheggio in piazza Giovanni XXIII. Senza il doppio senso di marcia, non vi è luce a sufficienza per la manovra di uscita dallo stesso. Provare per credere. Alla sera è anche peggio. Tra l’altro, due pesi e due misure. In quel di S. Bartolomeo viene inibito il parcheggio su via Piacenza davanti a una nota gelateria e qui davanti a un’altra nota gelateria (che non sarà comunque altrettanto contenta) si fa l’esatto contrario.
Non si perda ulteriore tempo e si ponga immediatamente rimedio ai gravi errori perpetrati su Piazza Giovanni XXIII, non sacrificando le buone soluzioni per timore di lesa maestà.
Non c’è bisogno della Confcommercio di Graziano Bossi a farsi interprete presso l’amministrazione comunale dei disagi e dei danni che risulterebbero irreparabili a molte attività commerciali. Sarebbe la stessa associazione che l’altro ieri aveva invece il suo benestare all’attuale deprecabile situazione viabilistica. Meglio tardi che mai, ma evidentemente a furia di girare sulla ruota panoramica a volte si perde il senso dell’orientamento. Altre Associazioni di categoria rilevarono con più lungimiranza e per tempo i danni che oggi sono sotto gli occhi di tutti”.
LE DICHIARAZIONI DI MORENA SALTINI (assessore attività produttive) e FABIO BERGAMASCHI (mobilità, viabilità e lavori pubblici?) –
“Lo stile dell’Amministrazione è sempre stato improntato ad un ascolto sincero delle istanze presentate da ogni portatore di interesse e così continuerà ad essere, anche in relazione alla riqualificazione di piazza Giovanni XXIII. Le associazioni di categoria sono già state coinvolte rispetto al progetto e non hanno eccepito alcunché in sede di presentazione, anche in considerazione del fatto che il numero di stalli di sosta a servizio delle attività commerciali è addirittura aumentato, contando i parcheggi di viale Repubblica.
Siamo pronti per un nuovo incontro in cui ascolteremo e valuteremo le richieste, ma a condizione che siano compatibili con l’orizzonte verso il quale intendiamo muovere: il miglioramento della vivibilità della piazza, la creazione di un ampio collegamento pedonale tra via XX settembre e viale Repubblica, la realizzazione di un accesso ciclabile sicuro al centro storico, una riqualificazione anche estetica dei luoghi, con la posa di arredo urbano e la realizzazione di plateatici per le attività commerciali prospicienti all’attuale fascia pedonale.
Riteniamo che questa nuova dimensione possa portare beneficio alla città ed anche agli stessi commercianti, perché la sfida è di allungare la classica “vasca” dei cremaschi e collegare ciclopedonalmente il polo commerciale di via XX settembre con quello di viale Repubblica, laddove ora, grazie allo spostamento degli stalli di sosta sulla carreggiata, la passeggiata dei cremaschi davanti alle vetrine è stata resa finalmente sicura.
Peraltro se siamo fermamente convinti della necessità di favorire l’accessibilità di piazza Giovanni XXIII a piedi o in bicicletta, la soluzione adottata non impedisce affatto di poter continuare a recarsi a svolgere commissioni in automobile. Gli stalli di sosta sono addirittura aumentati. E tale scelta è stata frutto proprio della volontà di tutelare le attività commerciali. Ben avremmo potuto decidere di chiudere interamente la piazza agli autoveicoli ed anche questa è una sensibilità che non manca certamente in città. Se l’Amministrazione non si è mossa verso tale scenario è proprio per tutelare le attività commerciali. La soluzione individuata, pertanto, garantisce le esigenze di turnover della sosta conciliandole con quelle di migliore fruibilità degli spazi del centro storico.
Tutto il mondo civile sta muovendo verso la pedonalizzazione dei centri storici e Crema non può rimanere indietro, soprattutto alla luce del fatto che la transizione verso quello scenario, in piazza Giovanni XXIII, sta per essere attuata con ogni accorgimento volto a tutelare le istanze del commercio.
Non intendiamo mettere la città nel congelatore. Se Crema fosse rimasta ferma innanzi alle resistenze psicologiche di alcuni commercianti, avremmo ancora le auto in transito in via Mazzini”.