“No” al luogo di culto islamico, si accende la battaglia leghista
Il primo passo è stato depositare un’interrogazione parlamentare rivolta al ministro Angelino Alfano, per chiedere “cosa c’è di vero nelle voci settoriali che danno Crema e il Cremasco come luogo sensibile nell’ambito della prevenzione antiterroristica”. Ad annunciarlo è stato il primo firmatario dell’interrogazione, il deputato Guido Guidesi, ieri in visita alla sede della Lega Nord in via Tensini per presentare le iniziative di contrasto “all’insediamento di una moschea in città”.
Enunciato il principio, si passa alla dimostrazione. La battaglia della Lega contro l’insediamento di un luogo di culto islamico a Crema entra nel vivo. Come spiegato da Guidesi, l’interrogazione al Ministro dell’Interno “è la prima delle tante iniziative che ci saranno”. Il sospetto – che ha ormai assunto i contorni netti dell’accusa – è che “il bando sia stato scritto assieme a qualcuno: i criteri, i connotati e le premialità lasciano intendere sia indirizzato ad attrezzature religiose islamiche; non è un atto aperto a tutte le religioni”.
Non solo: “quale amministratore ci può assicurare che l’insediamento di una moschea può non destare alcun pericolo rispetto al fondamentalismo islamico? Come fa il Comune ad assicurare che in questo luogo non avverrà nulla di particolare?”. Per Guidesi “ci sono scelte amministrative dove la contrarietà politica ci può stare, ma viene dopo la comprensione dell’idea dell’altro. Questa, invece, è una di quelle scelte incomprensibili, in tutto e per tutto”.
Dato il giudizio della Consulta sulla legge regionale sui luoghi di culto, la Lega punta alla consultazione cittadina. “Lo Statuto comunale – ha chiarito Andrea Bombelli – non consente referendum in materia religiosa”. Per bypassare il blocco “chiederemo una variante allo Statuto oppure indiremo un referendum in materia urbanistica: vogliamo permettere ai cittadini di esprimersi, se non sulla moschea, sulla concessione dell’area. Chi meglio di loro può dare un giudizio su questa attività?”.
Infine, l’azione territoriale. L’ha illustrata Raffaele Volpini, segretario del Carroccio provinciale: “nei prossimi 15 giorni presenteremo in tutte le amministrazioni del Cremasco una mozione avente ad oggetto la realizzazione della moschea a Crema, assicurandoci venga discussa in tutti i Consigli comunali. L’obiettivo è obbligare politicamente ad esprimersi chi ancora non s’è espresso – ha chiosato Volpini – prendendo una posizione netta e dando un segnale forte a tutto il territorio”.
Stefano Zaninelli