Politica

Carenze nell’organico, Arpini: “venerdì di passione in Comune”

“Da consigliere comunale, esprimo il mio disappunto per la carenza di servizio nella quale sono rimasto coinvolto io stesso alla vigilia di pasqua e chiedo maggior rispetto per i cittadini affinché non si ripeta più che un ufficio pubblico sia inspiegabilmente dichiarato chiuso in giorno feriale”. Ad affermarlo è Tino Arpini, della lista civica Solo cose buone per Crema, che ieri – venerdì 25 marzo – ha dovuto fare i conti con qualche disservizio della macchina comunale.

DISAGI – Racconta il consigliere che quello di ieri è stato un “venerdì di passione” per alcuni cremaschi. Giunti in Comune per le più svariate faccende – “Chi doveva capire come accedere ai servizi del piano terra, prenotando il ticket al Tu passi, chi doveva ritirare la nomina a presidente di seggio, con compilazione non breve del previsto verbale di consegna” – i più “sfortunati” sono stati quelli che dovevano rivolgersi all’Ufficio tributi: “Per loro la risposta era: oggi l’ufficio è chiuso”.

VACANZE – “Lascio immaginare i commenti per i disagi arrecati – commenta Aprini – proprio nel momento in cui molte persone sono coinvolte in accertamenti ed hanno, per questo, preso permessi o ferie lavorative per provvedere ai chiarimenti necessari. Dovranno consumare altre ore di lavoro per una incombenza che l’Ente gli procura e poi non è in grado di corrispondere”. Stando ad alcune indiscrezioni, l’origine del caos sarebbe “la concessione, con estrema leggerezza e generosità, della giornata di vacanza a troppi addetti”.

INEFFICIENZE – Lo stesso Aprini spiega di non avere elementi a sufficienza per provare questa versione. Ma non manca di osservare come “l’organizzazione lavoro presenta inefficienze, poiché alcuni dipendenti sarebbero sovraccarichi (era il caso della povera tutto fare portiera-messo-info point), mentre altri si annoierebbero a tirar l’orario di chiusura e, ciò nonostante, ci sarebbe un altissimo ricorso al personale dipendente delle cooperative lavoro, con costi aggiuntivi per l’Ente e quindi per i cittadini tutti”.

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