Varchi elettronici, parere positivo del sindaco Paolo Riccaboni
“Questo pronunciamento non abbisogna di ulteriori informative e dati. Alcune questioni non sono sostanziali e altre potranno essere affrontate più avanti. La rinuncia a esprimersi, a favore o contro, comporterebbe al contrario spreco ulteriore di denaro e di carte. Troviamoci quindi, e decidiamo per quanto ci compete, come amministratori e rappresentanti ultimi e primi dei cittadini”.
Questo il pensiero di Paolo Riccaboni, sindaco di Spino d’Adda, in merito al progetto dei varchi elettronici nel Cremasco. Rispetto alle varie questioni aperte – alle quali altre se ne sono aggiunte e altre ancora, è chiaro, se ne aggiungeranno – il primo cittadino non ha dubbi: l’adesione non ne comporta, per forza di cose, una risoluzione immediata. Come osserva Riccaboni, il profilo tecnico va demandato ai tecnici, quello politico – conviene più al centrodestra o al centrosinistra? – “non ha alcuna rilevanza”; rispetto al tema dell’utilità “ciascuno può dire la sua”; riguardo la possibilità di un progetto condiviso qualcuno puà essere legittimamente contrario “ma allora il pronunciamento, per costoro, può essere immediatamente negativo ed è inutile proseguire”. Infine il tema economico: “tutti i sindaci soci, di Comuni grandi e piccoli, avranno parità di trattamento; tutti i soldi che eventualmente entreranno dall’operazione straordinaria Lgh-A2A, o da altre, verranno retrocesse ai soci come dividendo straordinario. Rimane così ai soci la potestà decisionale in merito al loro utilizzo, e si sgancia l’adesione al progetto varchi da un tema non necessariamente correlato”.
Per tutte queste ragioni, conclude Riccaboni, “la risposta, personalmente, è sì”.
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