Progetto varchi, il giudizio delle Forze dell’ordine
Nella foto, Giovanni Soffiantini, Pietro Fiori, Daniel Segre, Giancarlo Carraro, Guido Ongaro, Pietro Moro.
Dopo i due incontri sul territorio – le residenziali, come sono state ribattezzate – il Progetto connettività e sicurezza territoriale è stato illustrato ieri ai soci di Scrp a Crema. All’informativa sui varchi elettronici hanno preso parte il vicequestore Daniel Segre e il capitano dei Carabinieri di Crema Giancarlo Carraro. L’auspicio era “arrivare ad esprimere un atto di indirizzo” per dare avvio al progetto, o almeno contare i favorevoli e i contrari. Ma così non è stato. Se ne riparlerà il 15 marzo, nell’assemblea convocata ad hoc.
IN RETE – Delle potenzialità del progetto si è occupato il vicequestore Segre: “con l’installazione di 23 varchi avremmo potuto osservare un veicolo almeno in 3 punti della rete; il progetto ad oggi ne prevede molti di più, e ci permetterebbe di agire con tempestività”. A titolo d’esempio, “il caso dell’Audi Gialla non sarebbe mai successo”. Ma perché il sistema funzioni è necessario che il progetto abbia ampia condivisione: “per noi è fondamentale che la sicurezza funzioni in rete”, ha chiosato Segre. Più Comuni, più efficienza.
ARRETRATEZZA – Dello stesso avviso il capitano Carraro: l’Arma dei carabinieri svolge un servizio capillare sul territorio, disponendo di un maggior numero di mezzi, operatori e stazioni. “Il nostro territorio su questo tema è indietro rispetto ad altre realtà confinati – ha commentato Carraro – ma il progetto rimane fondamentale sotto l’aspetto preventivo e repressivo. Mi auguro vada in porto, perché permetterebbe di contrastare ancora di più il fenomeno criminale, dando a noi più strumenti per agire”.
DUBBI – Gli esponenti delle forze dell’ordine hanno lasciato l’incontro prima della discussione politica. Non hanno però rinunciato a rispondere ad alcuni quesiti dei sindaci, dettagliando la differenza con i sistemi di videosorveglianza, e sottolineando il “potere deterrente” dei varchi e la maggior precisione delle rilevazioni. Da non trascurare poi la possibilità di trasmissione dell’alert in tempo reale alle volanti e alle centrali. In buona sostanza, il dilemma varchi-telecamere si può riassumere così: da un lato la possibilità di intervento immediato, dall’altra il controllo delle immagini il giorno seguente.
DIBATTITO – In chiusura di assemblea, battaglia accesa sull’opportunità di esprimere un atto di indirizzo al Cda di Scrp. Opzione alla quale si è opposto il sindaco Antonio Grassi – che alla fine l’ha avuta vinta. “Mi ha basito – commenta Grassi – l’insistenza dei sindaci Fiori e Rossoni affinché si esprimesse un parere di indirizzo per proseguire nel progetto varchi. Tra l’altro, i sindaci assenti avrebbero dovuto subire una decisione, qualunque essa fosse stata, senza che fossero informati. Mi sembra che tanta fretta di chiudere sia finalizzata a dare lavoro a Consorzio.it e a Scrp, altrimenti senza lavoro. Sembra il copione di Salvate il soldato Ryan”.
Stefano Zaninelli
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