Il chiringuito lascia Crema, minoranza chiede chiarimenti
C’era una volta il chiringuito ai giardini pubblici. Ora non c’è più, rimpiazzato da tre transenne e qualche sasso. “L’avevamo già fatto notare in Consiglio comunale e, puntualmente, lo vediamo andarsene – commentano Simone Beretta (FI) e Laura Zanibelli (Ncd) in un comunicato congiunto – doveva essere l’attività di rilancio dei giardini in sicurezza, con tanto di consiglieri di quartiere a giocare a calcetto, e invece?”
INIZIO – La cronistoria del chiringuito tracciata dai consiglieri di minoranza è impietosa: “Prima iniziano con occupazione del suolo pubblico e attività in assenza di atti amministrativi che ne regolassero costi e benefici. Solo dopo il nostro intervento in Consiglio si è perfezionata la convenzione. Dovevamo forse far intervenire prima le istituzioni di verifica e controllo, col risultato di bloccare sul nascere un’iniziativa che poteva servire davvero a rilanciare i giardini? Dopo mesi è arrivata la convenzione, col Coni”.
PRESENTE – Dopo le attività organizzate nel 2014, “Tutta l’estate 2015 va deserta, nonostante le segnalazioni dei funzionari stessi, e il chiringhito rimane fantasma di se stesso, o di una giunta che oltre a grandi annunci farebbe meglio a seguire i progetti che tenta di far digerire ai suoi cittadini. Ora il chiringhito se n’è andato , ma perché ci son voluti tanti mesi per tornare in disponibilità dell’area da parte dell’amministrazione?”.
SELEZIONE – Il Comune cercherà nuovi operatori per “lo svolgimento, a partire dalla primavera 2016,delle attività sportive e ricreative”. “Il Comune non rinunci ad alcuna pretesa indennitaria nei confronti del Coni e della società selezionata per la gestione”; per quanto riguarda l’individuazione del nuovo gestore, Beretta e Zanibelli auspicano non venga condotta “dal consigliere, poi delegato, che già nel 2013 parlava del buon progetto in capo alla società KB4 che poi è andata in liquidazione facendo fallire il progetto stesso”.
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