Cronaca

Vailate, 3 denunce
per simulazione e
procurato allarme

Simulazione di reato e procurato allarme: questa l’accusa con cui i carabinieri di Vailate hanno sporto denuncia nei confronti di tre donne profughe. Al centro della vicenda, una telefonata fatta sabato sera da una giovane profuga ad altre due, dove sosteneva di essere segregata – ad opera di alcuni sconosciuti – in una casa a Cremona.

Arrivati presso la casa d’accoglienza, i carabinieri di Vailate hanno iniziato con gli accertamenti. Raccolte le testimonianze delle ospiti della struttura – incluse le due complici, che hanno confermato il contenuto della chiamata – le indagini si sono concentrate sulla ricerca della profuga. I controlli si sono protratti per tutta la notte ma nessun risultato è stato raggiunto.
La svolta è arrivata il giorno dopo, quando la donna è tornata presso la struttura sostenendo di essere riuscita a scappare dai sequestratori. Tornati sul posto, i militari dell’Arma di Vailate hanno ascoltato il racconto della vittima, arricchito di un’ulteriore prevaricazione, quella di abusi sessuali. Tuttavia, gli esami clinici condotti presso l’Ospedale non hanno fornito riscontri: fatto, questo, che ha non ha supportato l’ipotesi delle violenze.
Incalzata dai carabinieri, la profuga ha confessato di essersi inventata la segregazione e gli abusi per giustificare il mancato ritorno presso la struttura d’accoglienza, essendo stata la notte in compagnia di alcuni conoscenti. Assieme a lei sono state denunciate anche le altre due donne che le hanno retto il gioco.

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