Politica

Area omogenea,
i sindaci spingono
sulla costituzione

Si è svolto ieri sera presso il palazzo comunale di Crema l’incontro tra il coordinamento dei sindaci dell’Area omogenea cremasca e il professor Renato Ruffini, dell’università Liuc di Castellanza e consulente dell’Anci per il riordino del sistema delle autonomie locali in Lombardia. All’ordine del giorno temi di stretta attualità, quale il futuro dell’area vasta e quello dell’area omogenea.

Nell’illustrare il futuro amministrativo del territorio, Ruffini ha sottolineato l’importanza dell’aggregazione dei Comuni sia sotto il profilo del coordinamento politico, sia rispetto al tema amministrativo. Proprio rispetto a quest’ultimo punto, il professore ha evidenziato l’importanza dell’aggregazione di alcuni servizi, operazione che condurrebbe sì al risparmio delle risorse ma anche ad una più efficiente gestione degli stessi. Da queste premesse è nata poi la proposta di un censimento delle risorse sul territorio, nell’ottica di una ridistribuzione e di un impiego delle stesse più razionale.

Dal canto loro i sindaci cremaschi hanno visto nell’incontro un’ulteriore conferma di “dell’idea che l’Area omogenea proposta dai Comuni cremaschi sia una scelta da perseguire, in quanto unica strada percorribile per avere la possibilità come territorio di svolgere un ruolo nella definizione dell’Area vasta. L’Area omogenea cremasca può essere definita come un esperimento all’avanguardia da non abbandonare perché, nella confusione che regna sulla realizzazione dell’Area vasta, è un tentativo di interpretare in maniera propositiva l’applicazione della legge”.
I sindaci hanno infine chiesto la collaborazione dell’Anci per proseguire nel percorso intrapreso e si sono impegnati a definire in maniera più organica e ufficiale la costituzione dell’Area omogenea cremasca.

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