Cronaca

“Scuola spazio di
legalità”, l’incontro con
gli alunni del Galilei

Nella foto, Maura Longari e Daniel Segre.

Che gli studenti conoscano i pericoli dell’uso e abuso di alcolici e delle droghe è solo il primo passo. Quello successivo è l’azione: la presa di distanza dalle situazioni a rischio e la segnalazione alle autorità preposte. Si tratta di due step inevitabili affinché la scuola diventi uno “spazio di legalità”, come hanno appreso stamani in sala alessandrini alcuni studenti dell’Iis Galilei, nell’incontro tenuto dal vicequestore Daniel Segre e da Maura Longari, funzionario della Prefettura di Cremona.

LE DROGHE – Si è parlato dell’uso e dell’abuso di droghe, delle conseguenze fisiche e legali: dalla segnalazione in prefettura ai percorsi di recupero presso il Servizio territoriale dipendenze. Molta la curiosità degli studenti, mai avari di domande. “Stare in compagnia di una persona che sta fumando una canna e non segnalare il fatto ti rende complice e dunque perseguibile”, hanno spiegato le autorità; è il presupposto fondamentale per capire come “pur non essendo facile, la soluzione migliore è sempre quella di segnalare, anche se si tratta di un amico”.

L’ALCOL – Oltre agli stupefacenti, parte dell’incontro è stato dedicato ad illustrare le criticità legate all’uso e all’abuso di sostanze alcoliche. Anche in questo caso sono moltissime – spesso sconosciute – le implicazioni legate all’assunzione bevande alcoliche: non tutti sanno, ad esempio, che il ritiro della patente può essere disposto anche a seguito della guida della bicicletta in stato d’ebbrezza. Nel merito della disciplina giuridica è entrato il vicequestore Segre, che illustrando alcune norme del codice della strada – e del codice penale – ha risposto ai vari dubbi degli alunni.

legalità”, l’incontro con
gli alunni del Galilei" alt="" width="616" height="300" />
Sala Alessandrini, un momento dell'incontro

INTERVENIRE – Per ogni fattispecie ricorre un unico messaggio: le situazioni di difficoltà non si sconfiggono ignorando i problemi. “Se davvero tenere a un vostro amico che ha preso una strada sbagliata – ha commentato Longari – è necessario che ne parliate a qualche adulto. Fare gli infami o far finta di nulla non serve a nessuno: stargli accanto non funziona, è necessario che prendiate la distanza dalle situazioni a rischio. Se un insegnante segnala ragazzi che consumano droghe, lo fa solo perché gli vuole bene: bisogna sempre intervenire il prima possibile”.

PREVENZIONE – “Sia per quanto concerne il consumo di alcol che di droga, le dimensioni del fenomeno sono davvero ampie – spiega il vicequestore – l’età alla quale si inizia a consumare si abbassa sempre più: abbiamo avuto casi di abusi etilici in bambini di 10-11 anni. È un fenomeno preoccupante anche per quanto riguarda i costi indotti: dalle vite umane stroncate negli incidenti stradali ai costi delle terapie di recupero. Per questo la prevenzione è fondamentale: riuscire a spiegare ai ragazzi a cosa vanno incontro gli permette di assumere decisioni in maniera consapevole, e ad evitare gli sbagli”.

SINERGIA – Non meno importante il rapporto tra ragazzi ed istituzioni: “dobbiamo renderci credibili e coerenti – dettaglia la dottoressa Longari – in modo da poter instaurare un legame ed una sinergia proficua tra mondo degli adulti e dei ragazzi. Oggi come ieri, i ragazzi fanno il loro “mestiere”, quello cioè di sfidare il mondo degli adulti. Speso la difficoltà sta proprio nel far sì che questi ultimi prendano posizione, segnalino, non stiano fermi. Perché ciò accada è fondamentale conoscere le conseguenze, e dunque aiutare a passare dallo schema penso a me a penso a me e anche agli altri”.

legalità”, l’incontro con
gli alunni del Galilei" alt="" width="614" height="300" />
Sala Alessandrini, gli alunni presenti all'incontro

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...