Giorno della memoria:
gli alunni delle Galmozzi
portano in piazza Memento
Nella foto, la deposizione della corona d’alloro.
Il 27 gennaio 1945 le truppe dell’armata sovietica spalancarono i cancelli di Auschwitz, mostrando al mondo l’orrore dell’Olocausto nazista. A distanza di 81 anni anche Crema ha celebrato il Giorno della memoria. Lo ha fatto con un doppio appuntamento svolto in mattinata: il primo in piazza Duomo, il secondo in piazza Istria e Dalmazia. Entrambi gli appuntamenti hanno visto la folta partecipazione degli studenti di alcuni istituti scolastici cremaschi.
MEMENTO – Il primo momento di commemorazione ha avuto come protagonista la scuola media Galmozzi. Guidati dal maestro Gianantonio Rocco, gli alunni hanno intonato Memento di Balàzs Arpad, componimento in cui l’autore mette in musica i ricordi della sua esperienza a Sachsenhausen. Gli studenti hanno letto anche due poesie – Voi che sapete, di Charlotte Delbo, e Mauthausen e Guse, di Lodovico Barbiano – e i brani I sommersi e i salvati di Primo Levi, e La notte di Elie Wisel.
FOLLIA – Come ha spiegato il sindaco Stefania Bonaldi ai ragazzi, “Ottant’anni fa qualcuno, nella nostra civile e progredita Europa, arbitrariamente si mise a dividere ciò che era dritto da ciò che era storto; iniziò a farlo anche sulle persone, e sancì che quelli storti erano uno sbaglio. Infine cercò il metodo più efficace per rimediare allo “sbaglio”. Questa logica arbitraria, che se ci fermiamo a pensare è follia allo stato puro, si è portata via sei milioni di ebrei sterminati dai nazisti, decine di migliaia di zingari, migliaia di disabili”.
OMOLOGAZIONE – “Il mio invito è stare attenti al pensiero “unico”, alle omologazioni – ha proseguito il sindaco – al farsi trascinare da quello che fanno gli altri senza giudizio, senza autonomia di pensiero: coltivate e custodite gelosamente la vostra libertà di pensiero e di giudizio. Il nazismo poté affermarsi in Germania e in Europa anche e soprattutto a causa della scarsa libertà di pensiero molte persone normali, che non opposero resistenza e si omologarono a quel pensiero dominante”.
COSCIENZA – “Diffidate, ragazzi, di chi vi propina visioni della vita spacciandole per verità assolute. Continuate a coltivare domande, a chiedervi il perché delle cose, leggete nella vostra coscienza ogni giorno per chiedere a voi stessi, prima che ve lo dicano gli altri, se un comportamento è giusto o sbagliato, se è un valore o un disvalore. Ricordate che tutto ciò che ci riconcilia con la vita e con gli uomini è un valore. Un popolo trasformato in un’onda acritica, in quegli anni terribili del secolo scorso, quasi annientò il pianeta. Noi – ha concluso il sindaco – siamo qui a farne memoria perché non vogliamo che questo si ripeta”.
DEPOSIZIONE – Al termine dell’esibizione e del discorso del primo cittadino, le autorità civili e militari, assieme alle centinaia di studenti presenti all’ombra del palazzo comunale, hanno sfilato in corteo verso piazza Istria e Dalmazia, dove il sindaco – accompagnata da due studenti delle scuole superiori – ha deposto la corona d’alloro al bassorilievo dedicato alle vittime dell’Olocausto, scolpito da Fidia Toffetti e inaugurato lo scorso anno.
Stefano Zaninelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA