Cronaca

Furti in abitazione,
sgominato un
trio di albanesi

Nella foto, l’Opel Corsa utilizzata dal trio.

Dopo tre settimane di pedinamenti la banda dell’Opel Corsa è stata sgominata. Tre albanesi – tra cui una donna, residente a Spino d’Adda e con precedenti penali – sono finiti dietro le sbarre con l’accusa di furto in abitazione. Nelle scorse settimane il trio ha colpito in diverse zone, sia in alcuni Comuni cremaschi che nelle province di Venezia, Verona e Vicenza. Al buon esito dell’operazione hanno concorso le indagini svolte dal Nucleo operativo dei carabinieri di Crema.

LE INDAGINI – Nell’ultimo periodo il tasso di furti in alcuni Comuni cremaschi aveva subito un’impennata. L’aumento ha indotto i militari dell’Arma a intensificare i controlli e ad aprire le indagini nei primi giorni di gennaio. Fondamentali a tal proposito le segnalazioni di alcuni cittadini in merito ad un’Opel Corsa sospetta, notata vicino ai posti dove poi sono avvenuti i furti. L’auto è risultata di proprietà di una donna albanese legata ad un connazionale di Agrate Brianza, entrambi non estranei a reati contro il patrimonio.

I FURTI – I militari dell’Arma di Crema hanno dato inizio ai pedinamenti nella speranza di cogliere il trio (composto dalla coppia e da un loro amico) in flagranza di reato. Semplice, nella sua efficacia, il modo di operare del trio: mentre uno dei due uomini “pattugliava” la zona per verificare l’arrivo di Forze dell’Ordine, la donna citofonava alle abitazioni assieme alla figlia (avuta da un italiano da cui si è separata). Ad un’eventuale risposta dei proprietari, fingeva le scuse; in caso contrario avvisava il terzo complice che, forzando la serratura, ripuliva l’abitazione da gioielli, soldi ed oggetti di valore.

LA CATTURA – Le grandi distanze coperte dal trio hanno messo a dura prova i carabinieri, costretti ad operare in territori sconosciuti. Ma la tenacia nelle indagini ha ripagato lo sforzo. La sera del 23 gennaio, al casello autostradale di Agrate Brianza, i militari sono riusciti a bloccare il trio di ritorno da una lauta spedizione – 30 mila euro in monili, abbigliamento ed oggetti d’oro, trafugati tra Montebello Vicentino, Montecchio Maggiore e Sovizzo – grazie alla collaborazione dei colleghi di Valdagno e Vicenza.

L’ARRESTO – Circondati e bloccati, i tre malviventi hanno desistito da qualsiasi tentativo di fuga. È stata rinvenuta tutta la refurtiva sottratta poche ore prima in provincia di Vicenza, attesa di riconsegnarla ai legittimi proprietari. I tre sono stati arrestati per furto aggravato e continuato in concorso e reclusi in carcere a disposizione delle procure di Monza e Brianza. “Anche in questo caso – conclude Giancarlo Carraro, capitano della Compagnia dei carabinieri di Crema – richiamando il concetto di sicurezza partecipata, la collaborazione dei cittadini è stata indispensabile e fondamentale per aiutare i carabinieri a raggiungere il brillante risultato operativo”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...