Politica

Piano neve provinciale,
i sindaci cremaschi
chiedono il vertice

In tema di interventi sulle strade a seguito di nevicate, “le amministrazioni comunali non sono in grado di accollarsi gli eventuali costi, stanti le ristrettezze dei bilanci comunali, che hanno pagato più di ogni altro Ente il taglio di risorse. È necessario definire al più presto la ridistribuzione delle competenze, precedentemente in capo alla Provincia, ad altri Enti con il contemporaneo trasferimento delle risorse”.

È quanto messo nero su bianco dal coordinamento dei sindaci dell’area omogenea del Cremasco, riuniti lunedì sera a palazzo comunale. Il sunto dell’incontro è stato formalizzato in una lettera (allegata all’articolo) inviata al Prefetto di Cremona, Paola Picciafuochi, e al presidente della Provincia, Carlo Vezzini. Le motivazioni addotte dai sindaci ed elencate nel documento partono da una premessa: sulle strade di proprietà provinciale – o dell’Area vasta – i Comuni hanno “carenza obiettiva di competenza attiva”.  Vi sono poi ragioni assicurative, che prevedono che in caso di sinistro le coperture non sarebbero operanti. Infine, non è possibile trascurare il dato economico: “non sussistono le idonee risorse necessarie, intese in termini finanziari, strumentali e di risorse umane minime necessarie per far fronte ad incombenti del tutto e sinora estranei all’ambito delle competenze e delle strumentalità operative dei Comuni”.

Non potendo poi considerare le nevicate come eventi calamitosi, i Comuni non avrebbero la possibilità di giustificare eventuali interventi. Per tutti questi motivi, i sindaci del coordinamento hanno dato la disponibilità ad un incontro “al fine di trovare un modo di operare efficace nell’affrontare l’evento neve, ma che nel contempo tenga conto delle nostre osservazioni”.

[Clicca sul link interno per la lettera dei sindaci]

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