Recupero dell’ex
Tribunale: “non
agiscono sul Governo”
Non si placa la polemica in merito alla decisione dell’amministrazione di emettere un bando esplorativo per l’alienazione – parziale o totale – dell’immobile che ospitava l’ex Tribunale di Crema. Secondo Antonio Agazzi, capogruppo di Servire il cittadino, “pare che l’iter sia molto più avanzato di quel che non si pensi: si vocifera di un accordo, già fatto, per affidare tali spazi all’Azienda sociosanitaria territoriale di Crema”.
Ma l’operazione di reinsediamento dello stabile di via Macallé, secondo il consigliere di minoranza ex presidente del Consiglio comunale, ha tratti fumosi: Agazzi non si spiega “come possano farlo, a fronte di una non praticabilità di operazioni del genere, relativamente agli spazi dell’ex Tribunale, fino al 2018, pena la nullità dei contratti medesimi”.
Quella attuale non è il primo tentativo di riutilizzo dell’immobile. Come ricorda Agazzi, in passato i tentativi si erano concentrati sul tentativo di trasformarlo nel nuovo Polo della sicurezza, poi un centro dialisi con la Fresenius mediacl care, infine l’ipotesi di adibire l’area ad attrezzature religiosa, proposta stralciata prima che la variante al Pgt nella quale era contenuta venisse presentata in Consiglio comunale.
Ciò che lamenta Agazzi è la mancanza di pressing nei confronti di Palazzo Chigi: “tutto vogliono fare fuorché agire sul loro Governo, sul loro Premier e segretario, sul loro Ministro della Giustizia Andrea Orlando, attivando, magari, il potente Lorenzo Guerini, ora vice segretario nazionale del PD, per recuperare o almeno provarci Tribunale e Procura, a maggior ragione necessari se riusciranno a complicare la vita ai cremaschi anche insediando in città un Centro culturale arabo”.
“No, costoro battagliano solo contro il centrodestra che governa Regione Lombardia. Per Tribunale e Procura, contro il Governo del Pd, non un’azione politica del sindaco di Crema, di concerto con quelli del Cremasco. Pizzetti non vuole? Sono facile profeta nel dire che porteranno un Cremasco, depauperato di servizi, nell’Area vasta con Cremona e Mantova. Ci hanno già venduto– conclude Agazzi – anzi regalato”.
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